“Mi auguro che all'unanimità il consiglio comunale si opponga con fermezza all’Autonomia Differenziata”
Redazione
Domani, lunedì, alle 15,30 è prevista la seduta del consiglio comunale che si occuperà di autonomia differenziata. Nei giorni scorsi nella conferenza Stato Regioni anche il presidente Occhiuto (Fi) ha votato a favore. “Ho letto anche su questa testata articoli sull’autonomia differenziata che rappresenta un colpo al cuore dell’unità del Paese”, dice Luigi Caiaro, già consigliere comunale nonché responsabile dell’Associazione Acri.0. “E’ concreto il rischio che il meridione precipiti in una deriva di nuova povertà, così come sembra concepita questa riforma rischia di favorire le regioni ricche, o le parti ricche di alcune regioni, e di svantaggiare quelle povere. Tutto ciò è in linea con la visione neoliberista che, seguendo gli interessi del mercato, trasforma la differenziazione in diseguaglianza sociale.” Sono a rischio anche i Lep? “I Livelli Essenziali delle Prestazioni che riguardano i diritti civili e sociali devono essere garantiti su tutto il territorio della Repubblica. Io penso a due diritti inalienabili quello alla conoscenza e quello alla salute che non possono essere regionalizzati sono i due pilastri della dignità umana dunque non possono finire in mano alle variabili impazzite dei partiti che governano una regione o un’altra.” L’Autonomia Differenziata va contro la Costituzione? “La nostra Costituzione afferma che il Paese è uno sicché tutto ciò che tende a dividerlo è anticostituzionale. Ritengo che non si possa trattare così l’Unità d’Italia compromettendo la coesione sociale e il senso di una comune appartenenza. Mi trovo in piena sintonia con le posizioni negative espresse dai presidenti di regione Emiliano e De Luca che hanno ben capito in che direzione va il disegno di legge di Calderoli. Lo Stato deve avere il compito di garantire l’eguaglianza tra tutti i cittadini in materie come sanità, scuola e università. Non possiamo e non dobbiamo permettere che si costruiscano venti sistemi scolastici diversi e non possiamo neppure permettere che vengano pagati gli insegnanti a seconda del contesto, non possiamo consentire che aumenti il divario tra nord e sud.” La Calabria, più di tutte, sarà penalizzata? “Con questa riforma si andrebbe ad alimentare la terribile emorragia di giovani e di intere famiglie che vanno via dai nostri territori meridionali in cerca di opportunità di lavoro, di cure adeguate di servizi migliori e di garanzie sui diritti. Il provvedimento Calderoli rischia di spaccare il Paese in due, spostando il baricentro verso le aree più ricche che godrebbero di un maggiore gettito fiscale. La lega non ha mai rinunciato all’obiettivo delle sue piccole patrie delle regioni del nord, ci sono, invece, esponenti della sinistra, come il presidente della regione Emilia Romagna Bonaccini, che hanno messo in discussione uno dei principi cardine della sinistra cioè che la giustizia sociale non si può rincorrere a livello regionale ma deve essere una priorità nazionale.” Sembra che l’argomento non desti interesse: “la cosa che più mi rammarica è il silenzio delle classi dirigenti politiche meridionali eccezion fatta per alcuni che barattano un pò di potere in cambio di un disastro che nei prossimi anni avverrà nel Sud Italia.” Domani anche il consiglio comunale si occuperà della questione: “mi auguro che nell’assise possa levarsi una voce unanime contro lo scempio che si sta prefigurando opponendoci con ogni forza e con estrema fermezza all’autonomia differenziata e facendo arrivare al nostro governatore Occhiuto un Ordine del giorno che palesi le perplessità su un tema cosi delicato e che indichi le nostre priorità e le nostre necessità.”
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PUBBLICATO 05/03/2023 | © Riproduzione Riservata
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