Vittime di speranza
Simona Cozzetto
Da pochi giorni siamo stati sommersi da una notizia a dir poco agghiacciante, la strage sulle spiagge di Cutro, dove molte persone hanno perso la vita.
Sono 'Vittime di speranza', persone che stavano solo cercando di recuperare una nuova vita, ostacolata da diverse vicissitudini presenti attualmente nello Stato da dove provengono. Vittime che già lo erano di suo, recuperate dal tormento e da una terra che li vede sempre circondati da uno status economico e politico critico e difficoltoso, una realtà evidente e presente agli occhi del Mondo e di chi osserva da lontano. Sono vittime di tormenti che ancora oggi vivono molti uomini e molte donne, tormenti che vietano la libertà di essere se stessi. Provare a salpare e navigare in un mare aperto senza le giuste sicurezze, provare a scappare, a trovare la possibilità di ricominciare, riprendere in mano la propria vita. In tanti hanno perso la vita, uomini, donne, bambini. Hanno perso in mare una speranza! La Calabria, aimé, è stata resa tragicamente testimone di una tale tragedia, terra, facilmente raggiungibile, meta perfetta per accogliere ogni singola 'Speranza', in un mare che poteva essere amico, diventato, invece, nemico e trappola. In tanti per fortuna si sono salvati, testimoniando molte incongruenze dai primi avvisi lanciati e che porteranno a fare delle indagini più dettagliate per capire eventuali la responsabilità. Forse, in molti avrebbero potuto salvarsi. Rimane la possibilità che non accadano più tali tragedie e che lo Stato prenda seri provvedimenti per gli sbarchi clandestini che costeggiano il mar Mediterraneo e non solo affinché vengano accolti ed aiutati con certezza perché nessun altro possa più perdere la vita in mare. |
PUBBLICATO 04/03/2023 | © Riproduzione Riservata
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