OPINIONE Letto 1617  |    Stampa articolo

Il lupo perde il pelo ma non il vizio!

Foto © Acri In Rete
Vincenzo Rizzuto
condividi su Facebook


Diciamolo chiaramente, in Italia non c’è una Destra liberale, democratica, custode gelosa e orgogliosa dei principi fondanti della Costituzione repubblicana, sulla quale è nata e si è strutturata solo in parte la società e la civiltà antifascista nel secondo dopoguerra. La Destra, che si è sedimentata a partire dal 1948 con il risultato del Referendum a favore del nuovo assetto repubblicano, non ha mai smesso di considerare il nuovo Stato di diritto una sconfitta, una perdita illegittima di privilegi ritenuti inalienabili non solo da parte dei grandi burocrati, ma anche da una fitta rete di ceto medio, di industriali e di grandi proprietari terrieri, che nella destra fascista avevano trovato il proprio ideale e il proprio tornaconto. Tutti questi ‘signori’, che anche nella Chiesa cattolica avevano trovato in parte ascolto, protezione e giustificazione, nonostante i La Pira, i Don Milani e tutti i numerosi religiosi che si erano generosamente spesi nella lotta partigiana, non hanno mai smesso di remare contro lo Stato democratico, alla luce del sole ma anche in modo sotterraneo, attraverso azioni eversive che hanno insanguinato per decenni la nostra storia del Novecento. Premesso tutto questo, è inutile cercare di edulcorare quello che è avvenuto con la nascita del nuovo Governo di destra, come purtroppo hanno fatto incautamente Letta e Bonaccini spezzando lance a favore della Meloni, affrancata, secondo loro, dal solito vizio del lupo che avrebbe perso non solo il pelo; allora onore ai Larussa, che apertamente si dichiarano per quello che sono e alzano il gomito in omaggio al Duce senza vergognarsene. Da qui l’amara constatazione che, dopo oltre settant’anni di esperienza della solita Destra forcaiola, irriducibilmente impenitente, abbiamo una Sinistra ancora sorda, incapace di rendersi conto dei propri limiti per essere divenuta fortemente autoreferenziale, staccata da ogni fattivo rapporto con gli strati più bisognosi della nazione: intere regioni del sud lasciate senza servizi essenziali, come asili nido, scuole materne, ospedali, mezzi di trasporto, lavoro; queste carenze hanno determinato nel tempo pericolose sacche di delinquenza al servizio delle varie mafie e di quella stessa Destra, che nei decenni è cresciuta a dismisura sotto gli occhi, appunto, di una Sinistra inebetita, non adeguata a intercettare i bisogni primari dei più deboli e del mondo del lavoro, dove sfruttamento e non rispetto della dignità umana vengono lasciati senza alcuna attenzione. Ma che cosa dovrà mai ancora succedere in Italia perché la Sinistra lasci ‘le molli piume’ e si muova nelle piazze pacificamente, facendo sentire possente il grido di diniego ai vari Ministri di un Governo incapace di rappresentare gli interessi di milioni di emarginati, ministri già ringalluzziti da quel poco di potere che gestiscono, e che si permettono il lusso addirittura di dare addosso a chi fa il proprio dovere, come la Preside di Fi-renze, colpevole, secondo la logica perversa post-fascista, di difendere la democrazia e la libertà dei propri allievi e della scuola, fatti oggetto di aggressione con pestaggi da parte di invasati mazzieri di inveterato stampo della De-stra di sempre. Se tutto questo si configura come un vero e proprio attacco sovversivo alle basi della democrazia, è necessario e urgente pretendere che questi stessi perso-naggi si dimettano dalle loro cariche prima che facciano danni più seri e irreversibili. Cosenza, 23 febbraio ’23, Vincenzo Rizzuto

PUBBLICATO 24/02/2023 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 375  
Obiettivo educazione ambientale e sostenibilità
Riprende anche per quest’anno scolastico 2024/2025 nel nostro comune.... ...
Leggi tutto

LA VOCE DI PI GRECO  |  LETTO 836  
Comunità in agonia e giovani smarriti
Lo smarrimento dei giovani è, forse, l' aspetto più dolente dell'agonia di una comunità che non è più tale. La... ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 512  
Che ve lo dico a fare!
Chi se li ricorda i bei tempi della campagna elettorale? Emozionanti. Tutta l’attenzione incentrata sulla possibilità di avere per la prima volta una donna alla guida del Paese. Una leader capace di d ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 791  
Acri: tra dinamiche e mutamenti
La Calabria, secondo le ultime stime, entro il 2033 perderà altri 100.000 residenti. Quando si affrontano temi delicati come lo spopolamento bisogna farlo prendendo in considerazione il processo in mo ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 466  
Nuovo coordinatore regionale di Orizzonti liberali in Calabria
L’Assemblea Regionale di “Orizzonti Liberali-Verso il Partito Liberal-Democratico”, si è conclusa il 16 novembre a Rende, segnando un importante passo per il movimento nella costruzione ...
Leggi tutto