POLITICA Letto 7076  |    Stampa articolo

Corruzione elettorale. Il Pm Bruni aveva chiesto l'arresto anche per il sindaco Pino Capalbo

Foto © Acri In Rete
Redazione
condividi su Facebook


L’inchiesta sul presunto voto di scambio per le regionali 2020 che vede coinvolto l’ex assessore regionale Giuseppe Aieta, il sindaco di Longobucco, Giovanni Cetraro e quello di Acri, Pino Capalbo, si arricchisce di nuovi, importanti e gravi particolari così come riporta Gazzetta del sud di oggi, sabato 14 gennaio.
Ad Aieta è stato applicato il divieto di dimora in Calabria ma il procuratore di Paola, Pierpaolo Bruni, aveva chiesto l’arresto per corruzione sia dell’ex primo cittadino di Cetraro che dei sindaci di Acri, Pino Capalbo e Longobucco, Giovanni Pirillo, dell’imprenditore roggianese Emilio Morelli, dell’amministratore della Sateca, Dante Ferrari, dell’azionista della medesima società affidataria della gestione delle Terme Luigiane, Giuseppe Tucci, del dipendente Mario Schiavoni e del medico e imprenditore nel campo della sanità privata, Giuseppe Chiaradia.
Il Gip ha ritenuto tuttavia di applicare una misura cautelare gradata ad Aieta rigettando, per incompetenza territoriale, le istanze riguardanti gli altri indagati.
Il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, ha sospeso ieri l’esponente politico dal ruolo di consigliere comunale di Cetraro.
Nell’ordinanza di custodia cautelare si sostiene che l’ex consigliere regionale si sarebbe attivato in favore della Sateca perchè venisse prorogata la concessione per la gestione delle Terme in cambio di sostegno elettorale; di aver promesso la nomina nella struttura regionale speciale di Pino Capalbo ed Emilio Morelli e la redazione di un contratto di collaborazione per il figlio di Giovanni Pirillo sempre con l’obiettivo di ottenere sostegno elettorale; e di essersi interessato per risolvere questioni burocratiche e amministrative in favore di Chiaradia, in cambio di voti alle Regionali del gennaio 2020. La pubblica accusa basa le proprie tesi su centinaia di conversazioni intercettate e sull’acquisizione di una montagna di atti.
Vedremo se ci saranno, di che tipo saranno, le reazioni della maggioranza e dell’opposizione.
Da ricordare, infine, che l’attuale assessore comunale Gino Maiorano, è imputato nel processo Acheruntia così come l’ex assessore regionale Michele Trematerra.

PUBBLICATO 14/01/2023 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 602  
Tempo di bilanci, tra partenze e politiche inopportune
Settembre andiamo é tempo di migrare, disse D’Annunzio. Una frase che sembra una consuetudine per la città di Acri, perché per molti dei nostri concittadini, migrare è l’unica scelta. Ormai sono anni ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 675  
''Riccioli d’oro'': racconto in Braille di Anna Maria Algieri
Venerdì 30 agosto si è conclusa la serie delle cinque serate “La piazza e il libro” organizzate dall’Amministrazione Comunale di Acri- Assessorato alla Cultura con la presentazione del racconto in Bra ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 428  
6 settembre: Fratoianni ad Acri alla festa provinciale di Sinistra Italiana
Sinistra Italiana in Calabria e in Provincia di Cosenza prosegue il suo impegno politico con tavoli per la raccolta firme per il referendum per impedire il tentativo della destra di dividere il  Paese ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1657  
Fiducia e sostegno all’assessore Miele
Il gruppo Civicamente Acri, alla luce di tutti gli eventi accaduti in questi giorni, esprime la piena fiducia nei confronti della Professoressa Anna Cecilia Miele, nonché Assessore di espressione del ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 644  
Buon anno scolastico
Oggi inizia il nuovo anno scolastico 2024-2025, con la presa di servizio del personale e l’inizio delle attività di preparazione al primo giorno di scuola, il 16 settembre. ...
Leggi tutto