RELIGIONE Letto 1936  |    Stampa articolo

Ho comprato la capretta = ho preso moglie, dal grigio al rosa; l’uomo cammina - la donna corre

Foto © Acri In Rete
Padre Leonardo Petrone
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Nei conventi, quando il discorso languiva si diceva: “parliamo di Garibaldi”. Oggi non manca lo spigliato che propone: “parliamo di donne”. Questa proposta, senza aggettivi aggiunti, mi ha spronato a delle ricerche che ve le propongo. Anticipo con Sparta e Roma. A Sparta le donne avevano voce chiara e forte, la madre di Leonida (l’eroe delle Termopoli) con voce udibile dichiarava: “noi, donne di Sparta, l’amore lo facciamo in maniera forte, solo da noi i figli nascono eroi vincenti”.
A Roma la signora si chiamava “Domina”: parla e si fa ascoltare, comanda e fa sparire il marito. Messalina, moglie di Tiberio, per assicurare il Trono imperiale al figlio Nerone, abbrevia i giorni di vita a Tiberio e fa sparire Britannico, legittimo erede.
La caduta dell’Impero Romano nel 400, da inizio al Medioevo. E’ il tempo del “sesso forte” declinato solo al maschile. Gli uomini sono cavalieri e guerrieri, in mano la spada, alla cintura il pugnale, con le armi il tesoro terriero aumenta. Il primo compito della Signora: partorire figli in casa e produrre verdure nel campo. La donna sola era considerata “scatola vuota” a cui tutti sferravano calci.
Partiamo dagli inizi. Dio pianifica la Creazione in una settimana: nei primi giorni “cielo, mare, terra e bel fornito giardino. Nell’ultimo giorno crea la coppia umana, maschio e femmina e li pone nel bel giardino. Il Diavolo, fortemente invidioso, pensa rivincita. Conclude la “grande tentazione” partendo da Eva; sono esiliati in terra arida; il lavoro di Adamo da sereno diventa penoso. Ad Eva una punizione più pesante: gravidanza e parto doloroso e…”tuo Marito ti dominerà”-
Nel Medioevo: gli uomini guerrieri, le donne macchine per fare figli: fuso e conocchia in casa, paniere e zappa nei campi, erano analfabete. La scuola per donne era solo nei monasteri, le monache imparavano a leggere e scrivere per pregare con i salmi. I matrimoni fino al 1100 erano laici: Gli abusi di allora erano peggiori degli abusi attuali, matrimoni prematuri (una bambina di 7 anni, causa dote, era al terzo matrimonio). Donne usate e abusate, per un nonnulla erano rispedite ai genitori. Papa Gregorio VII stabilì: il matrimonio è sacramento, e regolò anche l’età; celibato per i sacerdoti, Santo Padre per il Papa.
Per tutto il Medioevo la donna vive in ombra, solo in poche si mettono in luce per il loro “sapere”: Ildegarda di Bingen (vero fenomeno in matematica, medicina, musica e teologia), Matilde di Canossa parla bene Italiano – Tedesco – Francese, inoltre esperta comandante di esercito, energica e ubbidita. Non si può ignorare Christine Pizan (1350), grande letterata. Molto simpatica una sua lamentela  con Dio: “Ah! Dio infinita saggezza e perfetta bontà… com’è possibile che Tu ti sia sbagliato…è vero, mio Dio, che nel sesso femminile abbondano i vizi… perché non mi hai fatto nascere maschio, le mie virtù sarebbero state a tuo servizio… perfetta come gli uomini dicono di essere..”.
In precedenza l’Abate Oddone aveva scritto: “La bellezza del corpo femminile è localizzata nella pelle… se l’uomo vedesse la donna sotto la pelle resterebbe nauseato… al di là della pelle non c’è niente di bello…. Il sesso di Eva ha avvelenato Adamo”. Un altro grande ha scritto: “l’amore della donna non ha dignità… è terra bruciata sempre assetata”.
Concludo questa prima panoramica con lo sguardo di Christine Pizan rivolto ai colori: il giallo significa falsità, il bianco esprime gioia, il verde annunzia novità, il rosso rivela ardore, l’azzurro manifesta lealtà. La bella Christine indossava sempre veste azzurra.
La realtà oggi cammina femmina: una bella donna Tedesca alla guida dell’Europa, un’altra bella donna occupa il primo posto al nostro Senato, un’altra donna alla guida di un rispettabile partito politico, mi sfugge il numero delle donne Sindaco, in Inghilterra regna annosa Regina; la scuola Italiana è in mano femminile, Dottoresse e Avvocatesse in gran numero…chiudiamo con la donna Astronauta. La rosa avanza.
E’ una rivincita? No!  E’ conquista, le donne dimostrano che non ruotano attorno al focolare spento, sanno guardare al bello e al miglioramento. Il Cardinale di Napoli, ammirando il Duomo disse: “Per costruirne uno simile ci vogliono donne innamorate”. Bel tempo: l’amore non è più imposto, è proposto. Il superfluo rende felici, Lusso e lussuria mostrano i potenti, “unisexy” pianifica “UGUAGLIANZA”. Chiudo con il ritratto di una bella donna medievale: “…è una sirena che canta dolcemente e soavemente con molte voci ingannevoli. I marinai incauti, navigando in mare, odono e si fermano, poi deviano dalla giusta rotta e restano sedotti… le parole di una bella donna sono canto di sirena, se ti fermi sei finito anche Tu”. “Ogni malizia è nulla a confronto della malizia di una donna.” (Ecclesiaste 26,12).

PUBBLICATO 10/01/2022 | © Riproduzione Riservata





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