Depuratore Macchia di Baffa. La Laca disinforma


Pino Capalbo

L’Associazione LACA e le sterili polemiche che spesso alimenta, sono il frutto della non conoscenza dei problemi che riguardano la nostra comunità. Pertanto, fornisco alcuni chiarimenti. L’Ente Comune di Acri è in procedura di infrazione dal 2004 (come tanti altri comuni calabresi e del centro sud in generale). Nel 2014, il Comune di Acri è stato destinatario di un finanziamento di 15 milioni di euro per l'ottimizzazione della rete fognaria e nel 2016, prima del mio insediamento, per ritardi nell'espletamento delle procedure di gara, viene commissariato ed esautorato da qualsiasi competenza in materia di ottimizzazione della rete fognaria. La struttura commissariale quindi, appalta un nuovo progetto non senza tener minimamente conto di una sentenza del Consiglio di Stato che obbligava la stessa a valutare l'offerta tecnica economica del Consorzio Olimpia, che aveva proposto ricorso per l'esclusione della procedura di gara svoltasi a dicembre dello stesso anno. E fin qui i fatti. Nel 2019 poi, a mia firma, ho diffidato il Commissario straordinario nominato dal Ministero dell'Ambiente, per i ritardi nella redazione del progetto. Successivamente viene avviata la Conferenza dei Servizi con gli Enti interessati: Regione, Provincia, Comune, Ministero. Viene approvato il progetto preliminare e quello definitivo, e nel corso della Conferenza siamo riusciti ad ottenere lo stralcio del progetto di Macchia di Baffa non funzionante dal 2007. Tutto questo, è avvenuto molto tempo prima della denuncia da parte della Laca, che soltanto in questa epoca ha ritrovato senso civico in materia di depurazione, silente invece per ben 17 anni. Noi invece, come Amministrazione Comunale, abbiamo acquisito le autorizzazioni definitive allo scarico dei depuratori funzionanti, realizzato vasche Imhoff e dialogato con la Struttura Commissariale per accelerare i lavori che ora dovranno essere soggetti a valutazione d'impatto ambientale. Siamo consapevoli che soltanto con la realizzazione dell'intero progetto di Acri uscirà dalla procedura d'infrazione. Se negli anni, tutti coloro che hanno amministrato avessero avuto a disposizione la somma di 15 milioni di euro, Acri non sarebbe stato in procedura d'infrazione. Noi lavoriamo per risolvere i problemi della città di Acri: tanto è stato fatto e tanto altro deve essere ancora realizzato, e tanti errori sono stati commessi. Chi non lavora non sbaglia. E di una cosa, tra le tante, siamo tanto orgogliosi: aver risanato l’Ente. Nel prossimo bilancio di previsione, il prossimo sindaco, potrà abbassare le imposte e ripristinare alcuni servizi. Il resto sono chiacchiere e come tali vengono portate via dal vento, i fatti invece, rimangono a testimoniare l'operato di chi amministra. La realizzazione dell'impianto di Macchia di Baffi da parte della Struttura Commissariale, consentirà un risparmio per i cittadini di Acri ed il mutuo contratto per la realizzazione dell'impianto verrà utilizzato solo in parte, e di questo non possiamo che essere orgogliosi. Quanto alle responsabilità degli amministratori, esercitando la professione di Avvocato, so bene di cosa si tratta. E lo sanno tutti i colleghi, quelli che mi hanno preceduto e quelli che verranno. Qualora la nostra proposta amministrativa non dovesse essere condivisa dai cittadini, gli unici ai quali dobbiamo dare conto, ritorneremo a svolgere il nostro lavoro con la consapevolezza di aver servito le Istituzionale con onore e lealtà. La Laca continuerà invece nella sua campagna di disinformazione come sempre è avvenuto (non nei primi anni di amministrazione ma a ridosso delle elezioni, così come fatto con tutte le amministrazioni comunali).
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PUBBLICATO 28/11/2021 | © Riproduzione Riservata

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