OPINIONE Letto 1724  |    Stampa articolo

Violenza sulle donne ed educazione sentimentale

Foto © Acri In Rete
Vincenzo Rizzuto
condividi su Facebook


Ogni giorno si legge sui giornali di violenza sulle donne, una violenza fatta da estranei, ma forse anche di più da familiari fra le mura domestiche. E’ una mattanza le cui cause sono quasi sempre da ricercare in un malcelato modo di concepire, da parte dell’uomo, il rapporto con la donna, che troppo spesso è vista come bene di possesso, come soggetto che, una volta conquistato, perde ogni diritto ad autodeterminarsi soprattutto dal punto di vista dei sentimenti malamente vissuti. In questo modo, anche nel caso in cui l’uomo è mafioso la donna, che è vicina a lui come moglie, amante, fidanzata o figlia, dovrà condividerne ogni scelta, ogni valore o disvalore, ogni amicizia o inimicizia, diversamente è destinata a pagarne le conseguenze anche con la morte. Personalmente, dopo avere speso oltre quant’anni nella scuola a fianco dei giovani, ritengo che buona parte di questo maschilismo dilagante dipenda dall’assenza totale di educazione sentimentale nell’atto formativo a partire dalla scuola primaria fino a quella secondaria di secondo grado. Ma anche nella famiglia e nelle altre istituzioni formative, come la Chiesa, l’educazione sentimentale non ha mai trovato spazio e, per così dire, diritto di cittadinanza. Nella scuola italiana si parla di tutto, anche di sesso degli angeli, ma mai e poi mai di educazione sentimentale, qualche docente che di volta in volta ha provato a farlo, è finito sulla graticola e ha rischiato di rimetterci non solo il posto ma anche la galera. Le stesse famiglie di fatto hanno sempre preferito che i loro figli scoprissero il sesso e discutessero di sentimenti non nelle aule scolastiche con personale specializzato, come medici, docenti di scienze, psicologi o pedagogisti, ma di nascosto da soli, o con i coetanei in congreghe non sempre raccomandabili, oggi sempre più guidate dalle perigliose strade del piccolo schermo del cellulare.
Attraverso quest’ultimo i giovani di ogni età, senza alcun sostegno, vengono a contatto con realtà virtuali allettanti ma troppo spesso terribilmente deleterie, distruttive di ogni sano costume morale ed etico.
In quel piccolo schermo, così, l’educazione sentimentale, di cui certamente è parte integrante anche la dimensione sessuale, invece di diventare culto della bellezza che, come affermava Dostoevskij, può salvare il mondo, rischia invece di trasformarsi in disvalore, che rende l’uomo schiavo dell’edonismo ad ogni costo, un uomo pronto ad utilizzare qualsiasi strumento pur di raggiungere i suoi scopi e a trattare gli altri come mezzi.
In questa logica aberrante, inevitabilmente la donna viene percepita non più come soggetto di pari diritti, ma come strumento da utilizzare per raggiungere il piacere, oggetto da distruggere quando si oppone e si rifiuta di obbedire.
A questo stato di cose, che si configura ormai come un assurdo pedagogico nell’atto educativo dei nostri giovani, ha contribuito e contribuisce, credo, anche una certa chiusura ideologica del cattolicesimo nostrano più bigotto, che ha sempre arricciato il naso e fatta la voce grossa ogni volta che da qualche parte si è proposta nelle scuole l’educazione sentimentale come disciplina curriculare. E allora è lecito chiedersi: a quando la risoluzione del problema di fronte al brutto, all’orribile spettacolo della violenza quotidiana contro la donna? Perché non si vuole capire che essa è soprattutto una questione culturale, che riguarda la formazione di base dell’uomo, una questione che non può ulteriormente essere affrontata con il ricorso alla sola, sterile condanna del reato, perché la condanna viene applicata solo quando già il reato è stato irrimediabilmente consumato.

PUBBLICATO 26/11/2021 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

NEWS  |  LETTO 977  
Piattaforme elisoccorso. Interrogazione di Forza Italia al sindaco
I sottoscritti consiglieri di minoranza del comune di Acri, Natale Zanfini.... ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1356  
Contrada Vallonecupo ancora isolata per la chiusura di un tratto di strada
A Vallonecupo sta nascendo il comitato "Ripristino della viabilità", un'iniziativa promossa dagli abitanti della contrada. Attualmente, si attende la risposta del Sindaco all'interrogazione presentata ...
Leggi tutto

IL FATTO DELLA SETTIMANA  |  LETTO 2019  
Lingue di fuoco
Il giorno dopo il terribile incendio ciò che ancora colpisce all’arrivo sul posto è l’odore acre e pungente che è rimasto nell’aria. Un misto di terra bruciata, legno arso e pece. ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 938  
Il presidio rurale dei vigili del fuoco viene potenziato con l’impegno di farlo diventare permanente!
Gli impegni assunti dal nostro Sottosegretario al Ministero dell’interno.... ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1977  
L’acqua: un bene comune
La crisi idrica da anni rappresenta una delle problematiche più complesse del nostro territorio, sintomo dei processi di cambiamento climatico che investono da tempo il nostro pianeta e che rappresent ...
Leggi tutto