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Parco eolico Serra Crista. Vantaggi, svantaggi, impatti ambientali

Foto © Acri In Rete
Redazione
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In questa sede ci occupiamo degli svantaggi e dei vantaggi dell’impianto ma anche dei probabili impatti ambientali. Ribadiamo che il progetto è stato presentato alla Regione da Enel Green Power e non ha nulla a che fare con quello del 2013 proposto, poi bocciato dal consiglio comunale, dalla società Termomeccanica Ecologica di Milano.
Vantaggi, svantaggi e impatti sono ben specificati nelle oltre 200 pagine della V.I.A.
Vantaggi; l’impatto ambientale dell’avvio dell’attività, è da valutare in un contesto stabile di area naturale, con paesaggio poco antropizzato e assenza di altre attività produttive.
La scelta di non realizzazione dell’impianto non concorrerà al raggiungimento dell’obiettivo di incrementare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, coerentemente con gli accordi siglati a livello comunitario dall’Italia.
La scelta della realizzazione dell’impianto deve comunque assicurare il conseguimento della migliore situazione finale per il recupero ambientale o riqualificazione d’uso dell’area.
Vanno inoltre considerate le ricadute che la non realizzazione potrebbe avere in termini di non creazione di posti di lavoro, direttamente impiegati nel comparto e di tutto l’indotto che gravita localmente attorno al mercato delle rinnovabili.
La creazione di posti di lavoro e la disponibilità di energia elettrica per eventuali fabbisogni futuri delle comunità locali, risulta il principale beneficio dell’opera.
Atmosfera; la mancata realizzazione del progetto eviterebbe emissioni a breve termine di polveri e di inquinanti da motori a combustione impegnati durante i lavori ma, d’altro canto, non consentirebbe a lungo termine il risparmio di inquinanti e gas serra per la produzione di energia elettrica.
Gli scenari futuri probabili e pessimistici, prevedono un continuo aumento del prezzo del petrolio, con conseguente aumento del costo dell’energia in termini economici ed ambientali (emissioni inquinanti).
Ambiente idrico
; sulla componente non si prevedono significativi impatti in fase di realizzazione e di esercizio dell’impianto in progetto per assenza di fiumi e bacini idrici naturali e artificiali.
Suolo e sottosuolo; la principale conseguenza della realizzazione del progetto è l’occupazione del suolo, che verrà azzerata solo a fine vita impianto.
La non realizzazione dell’impianto non comporterebbe occupazione di suolo, sbancamenti e alterazione della morfologia dei luoghi, nei siti interessati dalla realizzazione delle opere.
Rumori; l’esercizio dell’impianto e delle relative opere di connessione, determinerà un impatto acustico e vibrazionale non significativo, in quanto l’area in questione presenta una bassissima densità abitativa.
Radiazioni; le opere di connessione, consistenti esclusivamente da cavi interrati, saranno realizzate nel rispetto di tutte le norme previste in materia, evitando pertanto interferenze significative con l’ambiente.
Shadow flickering; l’esercizio dell’impianto, collocandosi gli aerogeneratori in area a bassissima densità abitativa e non risultando comunque essi prossimi ad unità abitative, determinerà un impatto non significativo sulla salute umana in merito all’effetto Shadow Flickering.
Paesaggio; in relazione al paesaggio, dal momento che l’elemento territoriale di maggiore valore paesaggistico risultano le formazioni boschive, tutelate ai sensi del D.Lgs 42/2004, la realizzazione del progetto risulterà impattante in maniera significativa, prevedendo il ripristino dello stato dei luoghi a fine esercizio, a seguito di dismissione dell’impianto.
L’incidenza determinata dalla realizzazione e dall’esercizio dell’opera sulla componente, risulta significativa nel bilancio “Impatti-benefici” ma, come riportato nella Relazione Paesaggistica, bassa.
Flora e fauna; la mancata realizzazione del progetto comporterebbe il mantenimento dello stato attuale dell’area, caratterizzata principalmente da formazioni boschive mature e in alcune stazioni da incolti e/o coltivi.
Le aree boscate costituiscono ad oggi la principale esigenza di tutela ambientale.
La realizzazione del progetto, da questo punto di vista, risulterà impattante in maniera significativa, prevedendo il ripristino dello stato dei luoghi a fine esercizio, a seguito di dismissione dell’impianto.
Per quanto riguarda la fauna, non sono prevedibili impatti significativi per la realizzazione, ma durante l’esercizio dell’impianto, potrebbe verificarsi un’incidenza negativa sulla componente avifauna relativamente alle specie potenzialmente presenti e a quelle che potrebbero utilizzare l’area per riposo e nutrimento, durante i periodi di migrazione.
L’opera rappresenterà per le specie di avifauna stanziali e migratorie, un ostacolo artificiale permanente., fino alla dismissione dell’impianto.
C’è da aggiungere, infine, che oltre alla località Crista, Enel Green Power aveva preso in considerazione altre due aree risultate, poi, non idonee, ovvero Calamia e Galluzzo.
Nella foto il posizionamento dei 5 aerogeneratori.
Continua... Roberto Saporito, geologo.

PUBBLICATO 21/11/2021 | © Riproduzione Riservata





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