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Le Vril e il nazismo esoterico

Foto © Acri In Rete
Gaia Bafaro
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Hitler e i suoi gerarchi furono influenzati dall’esoterismo, l’occultismo e dall’astrologia. La Germania, devastata dalla sconfitta nella Grande Guerra, vide parte dell’èlite nazista ( Hess, Rosenberg, Himmer, Goring ecc.) interessata ad argomenti di natura occulta e attiva in sette dove vigevano strane teorie e convulsi presagi a riguardo di una razza ariana superiore. Questa, sarebbe stata guidata da un suo illustre figlio e avrebbe avuto un ruolo determinante nel decidere le sorti del mondo. Si è spesso parlato giustamente di nazismo esoterico, il legame con l’ occulto è visibile a partire dall’adozione della svastica solare, appartenente ad antichi culti pagani, e prosegue con la scelta di Hitler per il suo vessillo dei colori rosso, bianco e nero che sono sacri all’alchimia. In questo contesto nacquero molte società segrete tra cui una composta da sole donne chiamate “Vril”. Il termine “Vril”, venne ripreso da un libro esoterico del 1870 di Edward Bulwer-Lytton: “The power of the coming race”, in esso si parla di una civiltà avanzata fiorita all’interno della terra cava. Gli esseri di questa società, i Vril-ya una sorta di semidei, secondo lo scrittore, utilizzerebbero una forza detta appunto Vril derivante da poteri psichici e capace di far compiere miracoli. Questa energia proverrebbe dal sole nero, ovvero l’astro posto all’interno della terra cava cui radiazioni permetterebbero ai Vril-Ya di vivere migliaia di anni dotati di poteri divini. Le donne Vril, che attingevano a questa storia della razza superiore, erano in stretto contatto con i nazisti e insieme lavorarono su delle teorie riguardanti gli Ufo e si dedicarono addirittura alla costruzione di “un’imbarcazione stellare”. La caratteristica distintiva delle Vril erano i capelli lunghissimi, infatti, per tutelarli, diedero vita ad una lotta culturale contro la moda dei capelli corti delle donne lanciata negli anni venti e ritenuta frutto dell’ignoranza e sinonimo di disonore per il genere femminile. Per la loro società i capelli costituivano un elemento importante ed essenziale poiché erano delle antenne magiche che le mettevano in contatto con le energie di altri mondi e realtà, non a caso, il loro stemma era quello della testa di una donna con una lunghissima coda di cavallo chiamata: “cavallo marino”. Tuttavia, da sempre i capelli sono da considerarsi un serbatoio energetico e, grazie al loro ciclo di caduta e ricrescita rappresentano la costante rigenerazione della natura. La forza dell’uomo risiede nella sua capigliatura, si pensi al mito di Sansone. Simbolicamente i capelli lunghi, folti e sciolti, esprimono la forza selvaggia mentre quelli pettinati e raccolti, rinviano al controllo volontario dell’energia. Le acconciature sacre o le tosature, traducono imperativi di ordine morale come il dominio dei sensi e delle pulsioni o la rinuncia alla sessualità. I capelli rasati rimandano all’abbandono totale alla divinità o alla Patria (militari). I capelli sono lo specchio dell’anima ed ogni affezione della carica energetica di un individuo si traduce in una affezione della chioma. Non a caso nella magia vengono spesso utilizzati i capelli della vittima poiché, pur essendo stati tagliati, i capelli continuano ad interagire con la persona. Infine, esiste un legame profondo tra voluttà, sessualità e capelli, si ricordi la Dea Lilith che incanta le sue vittime e le intrappola con dei lunghi capelli rossi o alle vergini di Delo. Queste fanciulle, tagliavano una ciocca della propria chiama, che rappresentava la loro purezza, l’arrotolavano su di un fuso e lo ponevano come dono sulle tombe delle vergini iperboree che erano state le portatrici del culto apollineo nell’isola. Insomma, il motivo per cui le Vril tenevano molto ai capelli è da ricondursi ad una serie di credenze religiose, mitiche ed esoteriche. La loro congrega resta ancora oggi un mistero, sono rimaste solo delle foto in bianco e nero che le ritraggono in una bellezza fuori dal comune, si dice che, quando la guerra mondiale stava per volgere la termine, le Vril capitanate da Maria O. e Traute A. , salirono sulla loro imbarcazione stellare e sparirono dalla faccia della terra.

PUBBLICATO 04/06/2021 | © Riproduzione Riservata





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