Video Muccino, la vicenda potrebbe finire in tribunale


Gabriele D'Amico

Lo scorso anno, la regione Calabria ha incaricato Gabriele Muccino, noto regista romano, di creare un video con lo scopo di valorizzare e promuovere la regione sotto diversi aspetti; storici, naturali, paesaggistici e culturali.
L’idea è stata fortemente voluta dall’allora Presidente, Jole Santelli, che per la realizzazione ha messo a disposizione poco meno di due milioni. Nel cortometraggio, della durata di otto minuti e dal titolo “Calabria, terra mia”, i protagonisti Raoul Bova, attore romano con origini calabresi, e la sua compagna Rocio Munoz Morales, attrice spagnola, raccontano una storia d’amore dove lui porta lei a visitare i luoghi della sua infanzia. L’intento era quello di far conoscere meglio la regione ma il cortometraggio non ha raggiunto gli obiettivi prefissi. Tantissime le critiche, soprattutto sui social dove i calabresi hanno espresso indignazione e rabbia. Molti ritengono, infatti, che lo spot abbia dato un’immagine del tutto stereotipata e arcaica della regione in quanto compaiono scene che rappresentano una Calabria e i calabresi di un tempo mentre l’obiettivo sarebbe dovuto essere soltanto quello di mostrare le bellezze naturali, paesaggistiche e culturali del territorio. La vicenda, a quanto pare, potrebbe avere un seguito giudiziario. La regione, infatti, non sarebbe intenzionata a elargire al regista la cospicua somma pattuita nel contratto in quanto Muccino avrebbe divulgato in anteprima il filmato senza avvisare la regione Calabria. Il rapporto, quindi, tra l’ente e il regista è destinato a finire in tribunale. Gabriele Carbonaro D’Amico (Pcto “Julia in rete”, 2021) |
PUBBLICATO 14/02/2021 | © Riproduzione Riservata

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