Piante e fiori parlano
Padre Leonardo Petrone
Tutto il mondo vegetale parla, comunica, a cominciare dalle radici, anche se sotterranee comunicano e parlano con le radici delle altre piante e mantengono buone relazioni.
Nello stesso tempo nutrono e sostengono la pianta. Gli alberi, dondolandosi al vento, comunicano, non si sa cosa si dicano perché non conosciamo il loro vocabolario, fanno uso di un linguaggio tutto loro. I fiori parlano ancora di più facendo sfoggio di colori e concorrenza col loro profumo. Vorrei tanto conoscere il loro vocabolario, sul momento lo ignoro totalmente, ma coltivando e innaffiando ho notato cose insospettate. Non conosco le emozioni dei fiori, ma non sfugge il fatto che amano le mie attenzioni e mostrano sensibilità alle mie carezze. Quando si sentono ammirati e toccati rispondono al tocco delicato e si sintonizzano sulle onde della mia voce; li nutro e dono loro l’acqua, si sforzano di sfoggiare meglio colori e profumi. La rosa cresce bella e profumata se si sente ammirata e accarezzata. Se poi le fai ascoltare la musica che ama, la rosa muove la bella corolla per ascoltare meglio e ringraziarti di più. Se al campo di mais fai ascoltare musica rock, gli steli si agitano in autentica danza. Alle viti, cariche di bei grappoli, piace la musica di Mozart. Molti contadini hanno individuato tutto questo e non hanno risparmiato a procurare opportuni impianti di diffusione. Ogni albero maltrattato emette lamentele, ogni fiore non apprezzato e non lodato avverte mortificazione e i suoi colori perdono in vivacità e attrazione. Come il cane avverte gli umori del padrone e, se lo sente depresso , gli salta dosso, guaisce per farlo riprendere, così anche il vegetale; l’albero colpito inutilmente dal superficiale , si ritrae, ha paura. Altamente significativo l’esperimento fatto dalla polizia americana. Un’anziana signora viene trovata ammazzata e derubata, unici segni: balcone aperto e vaso di sansevieria rovesciato malamente. La polizia arresta alcuni probabili ladruncoli, applica gli elettrodi dell’oscillatore: positivo alla parte esterna, negativo a quella interna della foglia della sansevieria. Fa passare davanti alla pianta, uno alla volta, i probabili ladri arrestati, quando passò uno la lancetta non oscillò, restò piatta, si ripete, stesso risultato: la pianta aveva paura e restava bloccata. Il ladruncolo, entrando dal balcone, era inciampato al vaso rovesciandolo e poi gli aveva sferrato un calcio. Da ciò la paura della pianta. Il giovane finì i suoi anni in prigione. Misteriosa, ma non troppo, la vita delle piante e dei fiori, il loro linguaggio rimane ancora zona lacunosa ma merita essere conosciuto; in un certo modo conosciamo la loro vita ma non comunichiamo, se un giorno scopriamo il loro vocabolario e impareremo a comunicare con loro, li sentiremo più vicini a noi, li rispetteremo di più e il loro benefico influsso sarà più apprezzato. Senza piante non c’è vita, senza fiori non c’è bellezza: la pianta ci fa vivere ossigenando i nostri polmoni, il fiore riempie il cuore attraverso gli occhi. Il linguaggio delle piante tocca le corde della “necessità”. Quello dei fiori tocca le corde della ”utilità” Accarezziamo l’albero, portiamo la rosa prima all’orecchio e poi al naso. Beetoven, sordo come una campana, avvertiva la musica del bosco, continuò a comporre. Riassumendo: veramente preziose le piante, provvedono al tuo ossigeno, provvedono alla tua intima igiene, infine provvedono al tuo imballaggio per il grande viaggio, a destinazione, dove la porta è già aperta. Ringrazia la pianta: sei entrato in zona protetta. I fiori sono mondo ben distinto: sono immagine della bellezza e della gioventù, esprimono amore e desideri del cuore, manifestano gioia con linguaggio comprensibile; fermati davanti a qualunque fiore e leggi con riverenza il soave messaggio che vuole comunicarti. Chiudo con un albero intelligente: il ficus, il suo fogliame è molto pesante, il grosso ramo, per evitare di spezzarsi lancia una nuova redice dall’alto verso il basso, la nuova radice ingrossa celermente, nutre e sostiene, il ramo non si spezzerà. Come sei conosciuto dalle piante e dai fiori? Credo che metteranno a fuoco il tuo bel viso e i tuoi occhi esplorativi. Tutti i vegetali sono provvisti di sensori, diffusi nelle radici, nelle foglie e nei petali. Il tuo corpo emana radiazioni magnetiche e odori, i sensori raccolgono ed elaborano ciò che tu emani: sei conosciuto, e se tocchi le foglie o aspiri l’odore, la pianta gioisce, ti ringrazia. Ma piante e fiori non sono libro aperto, fanno uso di criptologia, se scopri la chiave aumenterai di molto le tue conoscenze. |
PUBBLICATO 01/11/2020 | © Riproduzione Riservata
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