Verso le regionali... Ad iniziare dal Santuario di Sant’Angelo
Redazione
Quando ce l’hanno riferito, persone credibili, non volevamo crederci.
Non tanto per aver presenziato, venerdì 30 scorso, alla Santa Messa in onore di Sant’Angelo quanto, piuttosto, alla opportunità o meno di parteciparvi. Accanto al sindaco di Acri, a quello di Cetraro, comunità gemellata con quella acrese da tantissimi anni, al consigliere regionale, Aieta, ex sindaco del centro tirrenico e da sempre vicino alla figura di Sat’Angelo, ad amministratori locali e cetraresi, erano presenti, nei primi banchi, anche due personalità politiche cosentine del centro destra, di Forza Italia, un assessore regionale ed una senatrice. Chiariamo subito una cosa; entrambi sono persone serie e preparate, li conosciamo bene perché seguiamo, seppure da lontano, la loro attività, nulla da dire sul loro conto, né politico né personale. Non sappiamo se i due forzisti siano stati invitati dai Frati Cappuccini, o se, invece, si sia trattata di una loro libera scelta o se, infine, siano stati invitati da amici/elettori/collaboratori locali. A noi, ma non vogliamo biasimare il comportamento di nessuno, la partecipazione dell’assessore regionale e della senatrice, è sembrata inopportuna. Intanto, perché avvenuta ridosso di elezioni regionali ma soprattutto perché, se la memoria non ci inganna, i due non sono mai stati presenti ai festeggiamenti in onore del Beato Angelo prima e di Sant’Angelo poi. Se non ricordiamo male non erano neanche presenti all’evento dell’ottobre 2017, in occasione della Canonizzazione. Non ci risulta che si siano mai impegnati per la città e per il territorio. Come mai, ora, tutta questa attenzione verso la comunità e verso la figura del Santo? A proposito di elezioni regionali. Il prossimo 10 novembre si riunirà il consiglio regionale per decretare la fine della legislatura. Poi inizierà ufficialmente la campagna elettorale (in realtà è iniziata già da qualche giorno). Il centro destra, per ovvie ragioni, vorrebbe votare a fine gennaio, il cenro sinistra, che annaspa, preferirebbe primavera. La prima coalizione starebbe pensando, visto che il candidato spetta a Forza Italia, di puntare su Occhiuto, Gallo o Caligiuri il centro sinistra su Irto, ex presidente del consiglio regionale. Dopo 10 anni crediamo che Acri ed il suo territorio meritino di essere rappresentanti nella massima assise politica ed istituzionale regionale. Gli ultimi due consiglieri furono Feraudo e Trematerra, poi solo candidature non andate a buon fine a causa anche delle forze politiche che, spesso, hanno considerato Acri solo come un serbatoio di voti e non come territorio da premiare con incarichi e nomine. Nello scordo mese di gennaio gli acresi che tentarono la scalata a palazzo Campanella furono due, entrambi a sostegno di Carlo Tansi mentre quasi tutti i voti sono andati a candidati poi risultai eletti (Aieta, Bevacqua, Guccione, Gallo, Graziano, Morrone.) Insomma, è giunto il momento che un acrese, non importa se di centro destra o di centro sinistra, segga tra i banchi del consiglio regionale. Circolano già i primi nomi dei possibili candidati, alcuni sono una vecchia conoscenza altri tentano per la prima volta la conquista di uno scranno a palazzo Campanella. Pare che un paio di consiglieri comunali di opposizione, siano fortemente interessati. Noi ci auguriamo che chi si candida non lo faccia solo per “portare” voti alla lista ed alla coalizione ma che, invece, possa essere un probabile eletto. Ci auguriamo, inoltre, una figura competente e di alto profilo. Il territorio lo merita. |
PUBBLICATO 31/10/2020 | © Riproduzione Riservata
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