NEWS Letto 2983  |    Stampa articolo

Sibari-Sila, cantiere fermo ma i soldi ci sono

Foto © Acri In Rete
Redazione
condividi su Facebook


Della Sibari-Sila, Acri in rete se ne è occupata spesso facendo rilevare inchieste giudiziarie, errori tecnici, problemi ambientali.
Oggi riportiamo una nota di Rosa Abate (M5S).
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per l’attività straordinaria sulle strade provinciali della Calabria, ha assegnato oltre 16 milioni alla Provincia di Cosenza, dice, nonostante ciò il cantiere della Sibari-Sila, iniziato nel 2008 per un costo di 48 milioni di euro, è fermo.
Proprio nell’ultimo incontro che avevo avuto con il sottosegretario Giancarlo Cancelleri, gli avevo accennato il caso della Sibari-Sila, un’opera che avrebbe dovuto collegare la montagna e il mare.
Ne riparleremo nei prossimi incontri appena terminerà l’emergenza causata dal Coronavirus anche perché, dopo quasi due anni, sono ancora in attesa di essere ricevuta dal presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, che ho contattato diverse volte in via ufficiale senza che, ad oggi, sia riuscita ad avere da lui una data o un appuntamento telefonico per discuterne.
Nei prossimi giorni farò accesso agli atti per capire come stanno davvero le cose e fare chiarezza sulla questione.
Secondo le notizie in mio possesso, – scrive la senatrice pentastellata – nei mesi scorsi, il dirigente della viabilità della Provincia di Cosenza, Claudio Le Piane, ha reso noto l’aggiudicazione dei lavori, dopo una serie di problemi, alla ditta seconda classificata.
Il progetto risale all’ottobre del 2007 e, da allora, resta inalterato, pertanto, si è disposto la formulazione di un quadro economico relativo al completamento dei lavori originari. Si tratta di oltre due chilometri, otto viadotti e due gallerie. Un’opera strategica e tanto attesa non solo dai comuni interessati (Acri e comuni albanesi limitrofi) ma anche da turisti e utenti dell’intera regione.
I lavori iniziarono un anno dopo ma, dodici anni dopo, quest’opera che avrebbe dovuto collegare la montagna e il mare, nella provincia di Cosenza, lo scenario che si apre a chi lo attraversa è desolante e si è lontani da una vera soluzione.
Un’infrastruttura che dovrà collegare la Sila Grande al Mar Ionio.
Ad oggi, chi da Acri vuole raggiungere l’area ionica è costretto a percorrere la Provinciale Acri-Santa Sofia d’Epiro passando per San Demetrio o la suggestiva, ma piena di tornanti, comunale Serra Crista o anche la Provinciale San Giacomo-Foresta.
Una situazione non più tollerabile visti i soldi spesi fino ad ora. Ai proclami che spesso fa la Provincia sulla stampa, infatti, dovrebbero poi seguire i fatti.
Quella della Sibari-Sila è una delle pratiche alle quali sto lavorando sin dall’inizio del mio mandato e spero di sbloccarla nel più breve tempo possibile. Una strada che permetterebbe di ridare vita a tutto l’entroterra anche dal punto di vista turistico e valorizzare le eccellenze. Ora una parte di questi ultimi milioni di euro potrebbe essere utilizzata proprio per questa arteria.
Come previsto dal decreto, infatti, alcune risorse saranno utilizzate per la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, i controlli in corso di esecuzione e finali, nonché le altre spese tecniche necessarie per la realizzazione.
Sono comprese anche le spese per l’effettuazione di rilievi concernenti le caratteristiche geometriche fondamentali, lo stato/condizioni dell’infrastruttura, gli studi e rilevazioni di traffico, il livello di incidentalità, l’esposizione al rischio idrogeologico.
Le risorse verranno utilizzate anche per la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento normativo delle diverse componenti dell’infrastruttura e per la realizzazione di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’infrastruttura esistente in termini di caratteristiche costruttive della piattaforma veicolare, ciclabile e pedonale, della segnaletica verticale e orizzontale, dei manufatti e dei dispositivi di sicurezza passiva installati.
Potranno anche essere realizzati percorsi per la tutela delle utenze deboli il miglioramento delle condizioni per la salvaguardia della pubblica incolumità, la riduzione dell’inquinamento ambientale e del rischio idrogeologico.
Credo sia il momento di agire anche sulla Sibari-Sila
”.

PUBBLICATO 10/09/2020 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 432  
Obiettivo educazione ambientale e sostenibilità
Riprende anche per quest’anno scolastico 2024/2025 nel nostro comune.... ...
Leggi tutto

LA VOCE DI PI GRECO  |  LETTO 925  
Comunità in agonia e giovani smarriti
Lo smarrimento dei giovani è, forse, l' aspetto più dolente dell'agonia di una comunità che non è più tale. La... ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 554  
Che ve lo dico a fare!
Chi se li ricorda i bei tempi della campagna elettorale? Emozionanti. Tutta l’attenzione incentrata sulla possibilità di avere per la prima volta una donna alla guida del Paese. Una leader capace di d ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 853  
Acri: tra dinamiche e mutamenti
La Calabria, secondo le ultime stime, entro il 2033 perderà altri 100.000 residenti. Quando si affrontano temi delicati come lo spopolamento bisogna farlo prendendo in considerazione il processo in mo ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 493  
Nuovo coordinatore regionale di Orizzonti liberali in Calabria
L’Assemblea Regionale di “Orizzonti Liberali-Verso il Partito Liberal-Democratico”, si è conclusa il 16 novembre a Rende, segnando un importante passo per il movimento nella costruzione ...
Leggi tutto