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Ritorno alla normalita'

Foto © Acri In Rete
Simona Cozzetto
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Dopo circa un mese dall'ultimo Dpcm emandato dal primo Ministro Conte, possiamo tirare le somme di una subdola ripresa economica e sociale. Se per ripresa intendiamo il libero arbitrio alla normalita', in tanti hanno riscontrato una realta' surreale e bloccata ancora ad una Fase 1. Non è semplice far fronte ad alcuni cambiamenti sociali, ma bisogna pur riprendere in qualche modo e saper ripartire dalle piccole imprese, progetti, fondi che verranno erogati a sostegno del cittadino. Nessuno escluso! Nessun deve sentirsi messo da parte in questa terza Fase di ripresa sociale. Il Governo ha pienamente deciso di poter attuare un meccanismo di scelta per ogni singolo cittadino per far fronte ad una sollecitata ripresa fiduciaria, dove ribadisco, nessuno deve sentirsi escluso o messo da parte. Le polemiche sociali e futili lasciano il tempo che trovano, in un contesto dove ognuno può attingere ai diversi fonti a sostegno di ogni contesto lavorativo e familiare. Una forma di ripresa che non lascia traccia di incomprensioni, piuttosto di collesione burocratica che attinge a mettere in atto un meccanismo fiduciario in tutti i settori. Possiamo solo essere fiduciosi a saper gestire il tutto attraverso il proprio ottimismo e una buona dose di collaborazione sociale. Il ritorno alla normalita' e' soprattutto questo. Per tanti e' piu' semplice vivere e gongolare nell' incertezza della criticita' appropriata infine solo a se stessi. Una persona di sana intelligenza, fara' partire una qualsiasi ricerca di attenuazione alla propria liberta', con una buona probabilita' di ripresa piu' veloce e repentina. Ogni progetto può far ripartire l'economia del nostro paese. Non sara' trascurato nulla, soggetti con partita IVA, i lavoratori indipendenti, le scuole e asili privati, le famiglie, il sostegno per ristrutturazione casa ecc...Essere fiduciosi, infine, aiuta a far ripartire inoltre in maniera più sana e umile, una società colpita da una situazione inaspettata, da una forzata chiusura doverosa e necessaria per il bene di ognuno di noi. Non ci resta che ripartire insieme!

PUBBLICATO 14/06/2020 | © Riproduzione Riservata





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