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Covid 19 in Calabria. I dati di mercoledì 22 aprile. 13 positivi e circa mille tamponi. E Santelli polemizza con Feltri

Foto © Acri In Rete
Redazione
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Di seguito pubblichiamo i dati resi noti dalla regione. In Calabria, ad oggi, sono stati effettuati 24.878 tamponi.
Le persone risultate positive al Coronavirus sono 1.060 (+ 13 rispetto a ieri), quelle negative sono 23.818.
Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:
Catanzaro: 50 in reparto; 2 in rianimazione; 85 in isolamento domiciliare; 41 guariti; 27 deceduti.
Cosenza: 33 in reparto; 3 in rianimazione; 324 in isolamento domiciliare; 42 guariti; 23 deceduti.
Reggio Calabria: 29 in reparto; 2 in rianimazione; 152 in isolamento domiciliare; 49 guariti; 15 deceduti.
Crotone: 13 in reparto; 72 in isolamento domiciliare; 21 guariti; 6 deceduti.
Vibo Valentia: 3 in reparto; 53 in isolamento domiciliare; 10 guariti; 5 deceduti.
Il totale dei casi di Catanzaro comprende soggetti provenienti da altre strutture e province che nel tempo sono stati dimessi.
Torano: attualmente i contagiati risultano complessivamente 78.
Ne sono stati notificati 22 il giorno 14 aprile, 36 il 16 aprile, 9 il 17 aprile, 11 il 18 aprile.
Poiché sono ancora in corso screening e verifiche, i dati potranno essere ulteriormente aggiornati.
Dei nove positivi del 21/04 6 erano da contact tracing degli operatori del RSA Villa Torano; dei 13 positivi di oggi, 8 sono riconducibili all’RSA di Villa Torano.
Le persone decedute vengono indicate nella provincia di provenienza e non in quella in cui è avvenuto il decesso.
I soggetti in quarantena volontaria sono 6.767, così distribuiti:
- Cosenza: 1.395,
- Crotone: 1.562,
- Catanzaro: 1.746,
- Vibo Valentia: 375,
- Reggio Calabria: 1.689.

Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 15.887.
Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.
L’attacco mediatico subito in queste ore dalla Calabria e dall’intero Mezzogiorno, dice Santelli, è intollerabile, tanto più in questo momento storico in cui l’unità nazionale è valore imprescindibile.
Mi rammarica molto ascoltare stupide affermazioni campanilistiche che sbeffeggiano il popolo meridionale.
Sono da sempre a difesa della mia gente, della mia terra e non permetto a nessuno di denigrarla con leggerezza e cattiveria.
La verità è che questa pandemia è sicuramente servita ad abbattere lo stereotipo del calabrese incurante delle regole e del bene comune.
Dico questo perché la Calabria, i calabresi hanno saputo dare buona prova di sé e da un evento fortemente negativo usciamo rafforzati e ci sentiamo di essere esempio positivo in quanto a rispetto delle regole.
Nessun complesso di inferiorità quindi, tanto meno nella gestione di questa emergenza sanitaria affrontata con grande dignità.
Abbiamo offerto il nostro aiuto al Nord ad inizio pandemia, ci siamo offerti per curare i loro pazienti e l’abbiamo fatto con grande affetto e professionalità.
La nostra grande essenza la si trova proprio in queste occasioni in cui dimostriamo la vera grandezza di un popolo che merita e chiede rispetto, oggi più che mai.
Viva il Sud, viva il Nord, viva l’Italia unita, coraggiosa e solidale
.”

PUBBLICATO 22/04/2020 | © Riproduzione Riservata





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