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Coronavirus. Ecco perché torniamo, ecco perché restiamo

Foto © Acri In Rete
Redazione
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Il nostro scritto pubblicato questa mattina dal titolo “Altri nuovi arrivi dal Nord. Le importanti dichiarazioni di Brusaferro” ha creato una serie di reazioni. Tanti i commenti e le prese di posizione sulla nostra pagina Facebook, i messaggi giunti in privato e le telefonate. Abbiamo deciso di dare voce alle, secondo noi, due più importanti testimonianze. La prima arriva da un professionista, C.T. che scrive; “in questi giorni al Nord stanno chiudendo i cantieri edili, sopratutto nelle grandi opere, il 90% dei lavoratori è del Sud e deve per forza tornare alla residenza, anche perché consentito dal Dpcm ed anche perché restando qui si avrebbero seri problemi per vitto ed alloggio soprattutto per chi dorme e mangia nei prefabbricati. Il Dpcm consente ai lavoratori spostamenti nella zona di residenza e poi di nuovo nei luoghi di lavoro, anche distanti 1200 km, e, per evitare di incorrere in sanzioni da parte delle ditte, devono raggiungerlo a meno che non abbiano una certificazione medica altrimenti si è in presenza di assenza ingiustificata dal lavoro. C’è, infine, l’esempio di chi ha usufruito di qualche giorno di riposo ed ora deve ritornare al lavoro.” Ecco il racconto di uno studente tirocinante, G.B., domiciliato a Torino; “qualche mio conoscente lo ha fatto ma io, sebbene lezioni ed esami siano sospesi almeno fino al 3 aprile e sebbene non abbia avvertito alcuna patologia, ho deciso di restare ugualmente qui e fare a meno dell’affetto dei mie cari, è una scelta coraggiosa e saggia per diversi motivi, intanto perché è meglio limitare al massimo gli spostamenti, soprattutto in treno ed in bus, poi per non intasare, in caso di necessità, le strutture sanitarie della Calabria che sappiamo essere molto poche. Si tratta di decisioni responsabili e che interessano tutti noi, se proprio non necessario invito tutti a non tornare in Calabria.” Nel frattempo la ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, ha firmato un decreto relativo alla riduzione dei treni ordinari a lunga percorrenza, quelli notturni saranno soppressi.

PUBBLICATO 14/03/2020 | © Riproduzione Riservata





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