Pattume e politica
Innovatori della Politica
Che ad Acri la buona politica sia finita da tempo è un dato abbastanza scontato. Basta parlare per strada con qualsiasi cittadino per rendersene conto.
Le mancate risposte alle tante problematiche che affliggono la comunità acrese hanno creato tanta rabbia e delusione nella cittadinanza che, inevitabilmente, si è allontanata dalla politica. In un Paese in cui regna ormai l’indifferenza, e nel quale gran parte degli abitanti pensa solo ai propri obiettivi personali, la logica dell’interesse collettivo ha dato spazio ad una politica miope ed incapace di mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale. La sfiducia è così pregnante che oramai nessun cittadino vuole più sentir parlare di politica e, soprattutto, dei politici. Come in un circolo vizioso, però, il disinteresse più che ledere i politici finisce per danneggiare gli stessi cittadini che, quindi, dovrebbero capire che partecipare di più alla gestione della cosa pubblica potrebbe avere solo un effetto positivo, portando vantaggi alla comunità nel suo complesso. Maggiore partecipazione crea un elettorato più consapevole e la conoscenza della verità potrebbe indurre a votare le persone migliori ed a bocciare chi, durante il mandato elettorale, non ha svolto bene il proprio compito. Alla pessima gestione amministrativa di questa maggioranza non fa certamente da contraltare la politica ingenerosa della minoranza. E la chiamiamo minoranza volutamente, perché chiamarla opposizione sarebbe un eufemismo atteso che, soprattutto in questi ultimi mesi, tutto si vede tranne che una vera opposizione. D’altronde, ed è un dato di fatto difficilmente controvertibile, alcuni consiglieri strizzano l’occhio alla maggioranza; taluni altri, presi dai loro impegni professionali, si trovano spesso ad oltre mille chilometri di distanza dal territorio, mentre il resto è passato addirittura dall’altra parte della barricata. Costoro ricordano benissimo il loro diritto, sacrosanto, di sedere in Consiglio Comunale ma hanno dimenticato, forse, i doveri provenienti dal mandato elettorale conferito dagli elettori. E’ vero che noi Innovatori utilizziamo spesso i social per arrivare alla gente, ma lo facciamo perché non abbiamo le stesse prerogative che sono riservate dalla legge ai Consiglieri Comunali. Chi rappresenta un’alternativa istituzionale alla maggioranza dovrebbe battersi magari usando di meno i social, ed esercitando di più ogni sua facoltà. La vicenda rifiuti sul punto è emblematica. Acri è ormai al collasso e l’attuale maggioranza è in seria difficoltà nell’ammettere, nel corso di una piena campagna elettorale, che la Regione ha serie responsabilità nell’accaduto. Nessun membro dell’opposizione approfitta ad esempio della situazione per strappare qualche voto sul territorio a quelli che, almeno sulla carta, dovrebbero essere i propri avversari. Nessuno è capace di opporsi a certe scelte o di proporre una linea alternativa. A titolo esemplificativo citiamo, altresì, la vicenda relativa al concorso per vigili urbani. Nessuno di costoro ha avuto l’ardore di denunciare l’inopportunità di quel provvedimento, in quanto emesso proprio nel bel mezzo di una campagna elettorale. Ieri, dopo mesi, è stato convocato un Consiglio Comunale con un solo punto all’ordine del giorno. In un Paese che, con questa amministrazione, è diventata terra di emergenza (emergenza acqua, emergenza spazzatura, emergenza neve, emergenza loculi, emergenza viabilità etc.), non si sarebbe, più opportunamente, dovuto parlare anche di altro? Ancora. Qualche mese fa, gli illustri esponenti dell’opposizione denunciavano, addirittura, l’illegittimità di un intero Consiglio Comunale minacciando di ricorrere alla Prefettura di Cosenza. Sull’epilogo della vicenda non si è poi avuto alcun seguito. Per questo non ci si meraviglia più che ad Acri regni disgusto e sfiducia nei confronti della politica. Quando una maggioranza amministra male e la minoranza, anziché difendere i diritti dei cittadini, si limita ad attendere la naturale scadenza del mandato, il risultato complessivo non può che indurre malcontento, rabbia, frustrazione all’interno della cittadinanza. La buona politica si dovrebbe far carico di assicurare ordine, disciplina e pulizia nella vita civile della collettività; un controsenso stridente se pensiamo al pattume che si accumula sempre più ingombrante all’interno delle nostre abitazioni, ironica metafora dei tempi che stiamo vivendo. |
PUBBLICATO 03/12/2019 | © Riproduzione Riservata
Commenta la news
Ultime Notizie
COMUNICATO STAMPA | LETTO 434
Obiettivo educazione ambientale e sostenibilità
Riprende anche per quest’anno scolastico 2024/2025 nel nostro comune.... ... → Leggi tutto
Riprende anche per quest’anno scolastico 2024/2025 nel nostro comune.... ... → Leggi tutto
LA VOCE DI PI GRECO | LETTO 927
Comunità in agonia e giovani smarriti
Lo smarrimento dei giovani è, forse, l' aspetto più dolente dell'agonia di una comunità che non è più tale. La... ... → Leggi tutto
Lo smarrimento dei giovani è, forse, l' aspetto più dolente dell'agonia di una comunità che non è più tale. La... ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 557
Che ve lo dico a fare!
Chi se li ricorda i bei tempi della campagna elettorale? Emozionanti. Tutta l’attenzione incentrata sulla possibilità di avere per la prima volta una donna alla guida del Paese. Una leader capace di d ... → Leggi tutto
Chi se li ricorda i bei tempi della campagna elettorale? Emozionanti. Tutta l’attenzione incentrata sulla possibilità di avere per la prima volta una donna alla guida del Paese. Una leader capace di d ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 855
Acri: tra dinamiche e mutamenti
La Calabria, secondo le ultime stime, entro il 2033 perderà altri 100.000 residenti. Quando si affrontano temi delicati come lo spopolamento bisogna farlo prendendo in considerazione il processo in mo ... → Leggi tutto
La Calabria, secondo le ultime stime, entro il 2033 perderà altri 100.000 residenti. Quando si affrontano temi delicati come lo spopolamento bisogna farlo prendendo in considerazione il processo in mo ... → Leggi tutto
COMUNICATO STAMPA | LETTO 494
Nuovo coordinatore regionale di Orizzonti liberali in Calabria
L’Assemblea Regionale di “Orizzonti Liberali-Verso il Partito Liberal-Democratico”, si è conclusa il 16 novembre a Rende, segnando un importante passo per il movimento nella costruzione ... → Leggi tutto
L’Assemblea Regionale di “Orizzonti Liberali-Verso il Partito Liberal-Democratico”, si è conclusa il 16 novembre a Rende, segnando un importante passo per il movimento nella costruzione ... → Leggi tutto