NEWS Letto 12943  |    Stampa articolo

Sanità. Asp nel caos. Nessuna la vuole dirigere. Ripercussioni sul Beato Angelo

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
condividi su Facebook


È inutile suonare qui non vi aprirà nessuno, il mondo l'abbiam chiuso fuori con il suo casino…
Prendiamo in prestito le prime due strofe di “Soli”, nota canzone di Celentano.
Soli, sono lasciati medici, infermieri e direttori sanitari.
E’ inutile recarsi in via Alimena i dirigenti non ci sono. Ma non perché sono in ferie.
La situazione dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza si è aggravata ancora di più e oggi siamo alla paralisi più totale con una vacatio nella direzione generale e senza alcuna rappresentanza legale.
Nessuno vuole ricoprire il ruolo di direttore generale.
Nel frattempo mancano farmaci, gli stipendi dei medici di famiglia sono bloccati, chiudono alcune sale operatorie degli ospedali.
A denunciarlo è il consigliere regionale Carlo Guccione.
Dopo le dimissioni – spiega – di Sergio Diego, le cose non sono cambiate.
Anzi, uno scambio di comunicazioni ufficiali tra il commissario ad acta per il Piano di rientro Saverio Cotticelli, il dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute della Regione, Antonio Belcastro, il dirigente reggente dimissionario dell’Asp Sergio Diego e il referente sanitario Guglielmo Cordasco fa capire con chiarezza che la situazione è più che peggiorata.
Il 26 agosto, Cotticelli, comunica a Sergio Diego, Guglielmo Cordasco e Antonio Belcastro, la proroga dell’incarico del dott. Guglielmo Cordasco, quale referente sanitario fino a data da destinarsi.
Siamo alla tragicomica se non fosse che ci troviamo di fronte all’Azienda sanitaria provinciale tra le più grandi d’Italia che gestisce tre ospedali Spoke e una popolazione di 750mila abitanti.
Oggi questa situazione
– conclude Guccionerischia di mettere in serio pericolo la salute dei cittadini e si configura un’interruzione di pubblico servizio visto che in questo momento non c’è nessuno a capo di questa importante Asp.
Insomma, se le cose non funzionano al Beato Angelo è perché la situazione è drammatica nei posti di comando e di scelte.
E’ inutile prendersela con medici ed infermieri, con sindaco ed assessore.
Non vorremmo essere al posto del direttore sanitario, Cozzolino che, ad oggi, non ha interlocutori e tra poco, probabilmente, dovrà rivolgersi al Santo a cui è intitolato il presidio.

PUBBLICATO 30/08/2019 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

NEWS  |  LETTO 1550  
Charter Day Kiwanis Club città di Acri. Ines Adornetti nuovo presidente
Questa domenica nella splendida cornice del palazzo Sanseverino-Falcone si è svolto il passaggio della campana tra il presidente uscente Maria Gabriella Ferraro e la neo presidente Ines Adornetti. ...
Leggi tutto

INTERVISTA  |  LETTO 968  
Feraco (M5S); ''ecco come bloccare l’impianto eolico della Sila Greca''
In occasione dell’assemblea pubblica, molto partecipata, tenutasi nei giorni scorsi nella sala colonne di Palazzo Falcone, è intervenuto anche il rappresentante locale del M5S, Alessandro Feraco. “Il ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 968  
E’ doveroso mettere un punto
In un primo momento abbiamo deciso di non voler rispondere a questi futili attacchi.... ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 1334  
Va a funghi, si perde ma poi ritrova la via del ritorno
Momenti di grande apprensione si sono vissuti nellsa nostra cittadina dove, nella giornata odierna, un 85enne appassionato cercatore di funghi era stato dato per disperso. L'uomo, che in mattinata era ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 532  
No all'eolico delle multinazionali
Il comitato “proteggiAMOilterritorio” ribadisce la sua contrarietà all’impianto eolico “Acri” presentato al Ministero dell’Ambiente da Hergo Rewambles partecipata Eni Plenitude. Il nostro comitato att ...
Leggi tutto