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Calcio Acri. Ed ora? Ecco le possibili ipotesi

Foto © Acri In Rete
Redazione
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Quattordici partite senza vittorie, otto sconfitte, sei reti fatte (ha fatto peggio solo il Cutro) ben 26 subite, sei punti in classifica ed ultimo posto, rossoneri che non segnano da 5 gare. Sono numeri da record. Negativi, naturalmente.
Sarà una stagione segnata? Ci si augura di no. Inutile soffermarsi sulle cause che stanno provocando tale situazione visto che ne abbiamo scritto più volte.
Piuttosto vediamo le possibili soluzioni ad una situazione difficile ma ancora non compromessa grazie alle concorrenti che, fortunatamente, non fuggono.
Appena nove, infatti, sono i punti che distanziano l’Acri dall’ultima posizione utile per evitare i play out, c’è, quindi, tutto il tempo per riparare a patto che si volti pagina già da domenica prossima. Ricordiamo, però, che anche quest’anno vale la regola dei dieci punti, ovvero se tra la quint’ultima e la penultima vi sono più di dieci punti di distacco, i play out non si effettuano.
Al momento tra Siderno e Cutro sette sono i punti di differenza, quindi c’è poco da stare tranquilli.
Al termine della sconfitta contro la Rossanese dell’ex Pascuzzo, la società ha diramato un comunicato stampa attraverso il quale invita tutti, tifosi, imprenditori, istituzioni, a collaborare ed a stare vicino alla squadra in questo momento di difficoltà.
La dirigenza invita, inoltre, tutti a partecipare alla riunione straordinaria che si terrà martedì (luogo e data ancora da definire).
Scrivevamo delle possibili soluzioni che, secondo noi, sono 4;
1) l’attuale dirigenza effettua l’ennesimo sforzo economico ed intercetta nuovi fondi per tornare sul mercato che, lo ricordiamo, chiude sabato prossimo.
Non sarà facile reperire elementi bravi, almeno 4/5, sia perché non tutti decidono di sposare la causa di una squadra ultima in classifica sia per le richieste economiche degli stessi giocatori.
La riunione di domani servirà anche a questo, a racimolare altri soldi ma l’operazione sarà difficile.
2) L’attuale dirigenza fa autocritica e mea culpa, molla tutto e passa la mano ( ma a chi??).
Per la dirigenza non è stato certamente facile allestire una rosa dopo le vicende dell’estate con le dimissioni del presidente Falcone ed il fuggi fuggi dei giocatori ma ad oggi il cammino è deludente sebbene l’ingaggio di un tecnico come Andreoli, esperto e vincente.
3) L’attuale dirigenza coinvolge gli ex dirigenti (ora semplici spettatori) per una collaborazione non solo in termini economici.
4) L’attuale società va avanti, per dignità e per dimostrare di potercela fare, pur con il grande rischio di subire la retrocessione.

PUBBLICATO 10/12/2018 | © Riproduzione Riservata





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