Cronaca di una dimissione “annunciata”...?
Maria Mascitti
E’ arrivato il momento di spiegare come sono andate le cose in questo anno e quasi due mesi.
La prima cosa da dire è grazie, grazie ai cittadini (per l’esattezza 360) che mi hanno dimostrato la loro fiducia; vi posso garantire che il mandato datomi dagli elettori e poi dal Sindaco è stato da me rispettato appieno, impiegando tempo, passione e denaro. Ho accettato l’incarico di assessore sia per perseguire la realizzazione del programma elettorale (alla cui stesura ho partecipato), sia per determinare la mia visione, ovvero quella di una città piena di tradizioni e storia, che aspetta solo di essere presa per mano e supportata, nonché l'idea di una scuola legata al territorio, senza pregiudizi e feudalismi: una scuola senza “recinti”. Il giorno del mio insediamento ho esternato, con emozione, l’amore che avevo e che ho per il territorio del comune di Acri e con esso la ferma intenzione di esaltarne i pregi e i carismi. Questo dovevo e questo ho fatto. Ho profuso tutto l'impegno possibile per ottemperare alle mie deleghe e, in un solo anno, mi sono dedicata ad ognuna di essa, senza tralasciarne nessuna. Lunedì 24 settembre ho chiesto all’Ente comunale, via pec, di formalizzare le mie dimissioni! In questi giorni burrascosi, ciononostante, ho comunque continuato a lavorare anche da semplice cittadina, per supportare chi, con coraggio, sta credendo nella possibilità di restare ad Acri ed ha intrapreso, insieme all’assessorato, un cammino nuovo per lo sviluppo di tutto il territorio. Il 28 settembre il comune di Acri, con i suoi musei cittadini, ha partecipato alla “Notte dei Ricercatori”, dopo l’evento del “Discover Museums” del giorno 2; il 4 ottobre il territorio sarà presente alla Borsa Turistica Internazionale “ Aurea” insieme agli operatori locali, per promuovere le proposte turistiche elaborate nell'ambito del piano di sviluppo dedicato. Inoltre, è prossima la stipula della convenzione per il Progetto Erasmus Plus, che spero venga portata a compimento. Era pronta la stesura di un partenariato con le istituzioni religiose, per agevolare l’afflusso dei pellegrini desiderosi di percorrere il “Cammino di Lucantonio”, “la Via dei Frati Santi” e il “percorso C.E.T.S. San Giacomo – Trentacoste-Corigliano-Rossano” ; questo avrebbe permesso di gestire in modo professionale il lavoro di associazioni di giovani accompagnatori turistici e guide ambientali. Altri progetti da realizzare erano pronti nel mio cassetto, ma sono stati interrotti. Sarebbero stati necessari almeno altri due anni perché potessero vedere la luce... ma la facoltà di compiere miracoli non mi è stata ancora concessa. I mesi trascorsi sono stati molto duri e faticosi; in questo periodo non tutte le istituzioni scolastiche e religiose hanno mostrato collaborazione, pertanto il lavoro è stato molto, ma molto arduo! Un esempio, su tutti, è l'indifferenza alla concreta proposta, rivolta al locale liceo, riguardo alla possibilità di istituire un Certamen regionale delle lingue classiche, concomitante con la celebrazione dei 50 anni del nostro liceo classico; l'evento, da perpetuare nel tempo, avrebbe rilanciato l'istituto e creato un indotto turistico significativo. Non sempre si riesce a realizzare ciò che si vorrebbe! Veniamo al racconto di quanto è accaduto e ha condotto alle mie dimissioni. Innanzitutto ho trovato inspiegabile che il Sindaco riconoscesse pubblicamente come positivo il lavoro svolto (dopo solo un anno e senza nemmeno un euro a disposizione) e, allo stesso tempo, giorno 3 settembre inviasse ex abrupto alla giunta un messaggio telefonico dal seguente oggetto: “Comunicazione del sindaco agli assessori: al fine di rendere più proficua la discussione (in giunta, n.d.r.) vorrei che FORMALMENTE mi venissero consegnate le vostre dimissioni”. FORMALMENTE! Ho pensato ad una catastrofe; nessuna discussione prima, nessun confronto né in giunta né nell'ambito del Partito. Ho sentito doveroso, visto il comportamento e vista la derisione sui social da parte di alcuni soggetti, di non dare nessun seguito alla suddetta richiesta. Ero fuori sede per quattro giorni (gli unici giorni di assenza in un anno di lavoro) ed ho preteso un minimo di chiarimento diretto da parte del sindaco che, con una dichiarazione su Acri in Rete, ha spiegato in modo confuso il suo intento. A quel punto ho rimesso il mio mandato INFORMALE il 13 settembre scorso. Un primo confronto con il Sindaco e soli due assessori non mi ha affatto convinta, e l’amarezza è stata tanta nel vedere tutto il lavoro svolto fino a quel momento vacillare . Intanto ho continuato a lavorare per portare a termine importanti appuntamenti propulsori di sviluppo, con la paura che tutto potesse interrompersi. Il 21 settembre ho accompagnato a Lorica, presso la sede del Parco Nazionale della Sila, il prof. Cristian Abrihan, del dipartimento di Architettura dell'Università di Francoforte, nella prospettiva di una collaborazione tra l’Ente Parco, il Comune di Acri e l’Università di Francoforte. Alle 12.00 mi reco in Comune, a seguito di sollecitazione del Sindaco che mi riferisce le testuali parole: “Per portare a termine la rimodulazione delle deleghe assessoriali ho deciso, per la tua pregressa attività professionale e per la tua formazione universitaria, di investirti delle deleghe al Bilancio, Attività produttive, Fondi Comunitari”! In quel momento ho capito che tutto il cammino e gli obiettivi che stavo perseguendo sarebbero andati in fumo, tutto il lavoro svolto sarebbe saltato in aria! Ho chiesto al Sindaco poche ore per decidere in merito e mentre mi avviavo fuori dalla sua stanza, ecco arrivare l’Arch. Giuseppe Giudice (al quale auguro buon lavoro) per porgere i suoi saluti al Sindaco, dopo aver già accettato il mio "ei fu" assessorato. In modo molto democratico e con grande spirito di condivisione e confronto la decisione era stata già presa; non sono un assessore tappabuchi e se, come esternato in altre occasioni, il mio lavoro era stato apprezzato, non capivo perché non farmi proseguire nel portare a termine una visione progettuale che stava dando i suoi frutti. Pertanto, ho preso la decisione che tutti conoscete. A chi legge le proprie conclusioni. Ringrazio i colleghi assessori con i quali ho condiviso un cammino difficile, ma entusiasmante, ed auguro alla nuova giunta un buon lavoro. Un grazie di cuore al mio responsabile di settore, ai suoi collaboratori e a tutti gli altri settori con i quali, per le deleghe conferitemi, ho lavorato: tributi e affissioni , anagrafe e personale, patrimonio, ufficio gare, e ancora il manutentivo,ambiente,attività produttive, ragioneria, fino alla segreteria, sempre. Inoltre ringrazio i fabbri del Comune (sempre disponibili), i falegnami, la squadra di operai di San Giacomo, la squadra del Consorzio di Bonifica e Calabria Verde. Ringrazio con affetto tutti coloro che, numerosi, in questa settimana mi hanno dimostrato vicinanza, rinnovandomi la loro stima. Grazie, grazie davvero! Il mio impegno civico per il nostro territorio ha una storia molto più lunga del mio breve periodo di assessorato, non è nato con l'esperienza politica, e i tanti concittadini che mi hanno dimostrato fiducia lo sanno bene. Io non mi fermo qui, non lo farò perché il mio imperativo categorico è stato sin dall'inizio uno ed uno solo: servire il bene comune. Per questo invito noi tutti a credere davvero nelle potenzialità del territorio acrese, ad impegnarci in prima persona affinché vengano espresse come meritano. Io ci sarò, da semplice cittadina che ha scelto di fare di Acri la sua amata casa. Infine voglio lanciare un messaggio a chi pensa che comandare implichi sbattere i pugni: il garbo, la gentilezza e il coinvolgimento sincero di chi si ha di fronte pagano sempre e sono un dovere, a maggior ragione di chi pensa di gestire un qualche potere. |
PUBBLICATO 01/10/2018 | © Riproduzione Riservata
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