A trent'anni dalla fondazione, "Immagini d'Irlanda in Umbria" ha fatto 13! Inaugurata l'edizione 2018 di "Riflessidiversi"


Sandro Francesco Allegrini

A trent’anni dalla fondazione, “Immagini d’Irlanda in Umbria” ha fatto 13! Inaugurata l’edizione 2018 di “Riflessidiversi”.
Portando sugli scudi il “nostro” poeta perugino-calabrese Francesco Curto. In Sala dei Notari, il liceo scientifico Galileo Galilei (iniziativa coordinata dalla professoressa Margherita Bernardini), che ha portato un elevatissimo numero di classi, attente e partecipi. Oggi pomeriggio sarà la volta dell’Università per Stranieri. E poi, oggi 27 settembre, a Magione, l’Istituto Omnicomprensivo “Giuseppe Mazzini”. Quindi la storica presenza alla magionese Torre dei Lambardi, per chiudere, a Perugia, con l’ITET (Capitini-Vittorio Emanuele-Arnolfo di Cambio). Il Capitini è stata la prima scuola che ha accettato la collaborazione, attraverso l’attivo coinvolgimento della professoressa Martina Radig che segue ancora l’iniziativa con passione e professionalità. Motivata soddisfazione espressa da Fernando Trilli, presidente dell’Associazione e direttore artistico della manifestazione. Ai Notari – come di consueto – si sono letti brani poetici bilingui. I poeti irlandesi nella traduzione di Rita Castigli. Il poeta Francesco Curto voltato in inglese da Eiléan Nì Chuilleanàin. Curto, peraltro, è un autore che può vantare una lunga consuetudine di incontri con le scuole, sia nella natia terra calabra che nel resto d’Italia. I suoi scritti, freschi, intrisi di ideali e sentimenti forti, risultano particolarmente graditi al pubblico giovanile. Curto ha all’attivo oltre 15 raccolte poetiche e un romanzo (“Il bivio”) ed è poeta amatissimo da figure di rango: si pensi al pluriennale rapporto di stima e amicizia che lo legò a monsignor Elio Bromuri, il quale non esitò a commentare i suoi libri. Curto è stato inoltre direttore della Mensa universitaria di via Pascoli e di vari collegi Adisu: ragion per cui, studenti ed ex studenti, oggi affermati professionisti, vantano un’assidua consuetudine con la sua pagina. Per l’Irlanda, i poeti Judith Mok (che si è anche espressa nel canto lirico), Michael O’ Loughlin e la stessa Eiléan Nì Chuilleanàin. Per le scuole, uno scampolo di mattinata che avrà di certo inciso più dello stesso tempo coi ragazzi curvi sui libri. A riprova del fatto che – malgrado i tempi e le querimonie di passatisti e parrucconi – l’uomo d’oggi, come quello di ieri, ha sempre bisogno del canto e delle visioni dei poeti. |
PUBBLICATO 27/09/2018 | © Riproduzione Riservata

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