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Cultura e tradizioni. Ecco l’archivio storico Malito

Foto © Acri In Rete
Redazione
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Venerdì prossimo, alle 10, sarà presentato alla stampa, l’archivio storico della nota famiglia Malito.
Nel 2003 la Soprintendenza Archivistica per la Calabria, su invito della prof.ssa Gigliola Pagano, docente presso il Dipartimento di Economia e Statistica del’UniCal, procedeva alla valutazione del materiale documentario conservato da Giuseppina Malito, relativo alla diversificata attività imprenditoriale di famiglia avviata da Vincenzo Malito nella prima metà dell’800, proseguita dal figlio Carlo Alberto, e successivamente da Vincenzo e Federico, suoi figli.
Accertatane la consistenza, l’integrità e il buono stato di conservazione, si avviava il procedimento affinché l’archivio venisse dichiarato di notevole interesse storico.
Poiché esisteva la possibilità di inserire l’iniziativa nell’ambito del «Progetto di censimento delle realtà archivistiche esistenti nella provincia di Cosenza», veniva stabilito di trasferire i documenti a Cosenza dove personale specializzato li avrebbe esaminati e disposti nell’ordine dovuto, quindi ricollocarli presso casa Malito per consentirne la consultazione.
Sono occorsi diversi anni per riordinare e condizionare le migliaia di unità archivistiche.
Il complesso documentario risulta costituito da circa 300 documenti con estremi cronologici compresi tra il 1831 e il 1947, da 100 registri copia lettere con estremi cronologici compresi tra il 1866 e il 1931, da 185 registri con estremi cronologici compresi tra il 1843 e il 1948, da 78 tra libretti di conti vari, taccuini, memorandum e libretti personali di lavoro.
Tra le attività imprenditoriali della famiglia Malito, spicca quella della lavorazione della seta.
L'opificio sorgeva ai margini dell'abitato, in prossimità del torrente Calamo, per lo sfruttamento della forza motrice dell'acqua.
Era costituito da due corpi di fabbrica in muratura mista di pietrame, frammenti di laterizio e malta comune, di diversa ampiezza e diversa altezza. Rimase in funzione fino al 1944.
Nel 1900 i filati di seta in essa prodotti furono esposti all' Exposition Universelle Paris – Industrie sericole italienne

PUBBLICATO 25/09/2018 | © Riproduzione Riservata





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