Illuminazione della galleria, ecco la graduatoria provvisoria. Al primo posto la Europ grazie al 44% di ribasso


Redazione

Piccoli ma importanti passi. Dopo oltre dieci anni, i lavori della galleria sulla statale 660, Acri-Cosenza, dovrebbero riprendere a breve.
Si tratta dell’ultimo lotto e riguarda l’impianto di illuminazione del tunnel lungo circa ottocento metri. Nei giorni scorsi, la Provincia di Cosenza, ente appaltatore, ha reso noto la graduatoria provvisoria. I lavori, per un importo a base d’asta di un milione e settecentomila euro, se li è aggiudicati la ditta Europ Impianti con punti 92,9, grazie ad un ribasso d’asta del 44%. Ora occorre attendere eventuali ricorsi delle altre ditte e poi il via all’ultimo step. Questo ultimo intervento rientra nel più ampio progetto appaltato nel 2007 per un costo di 30 milioni di euro e che riguarda non solo la realizzazione della galleria ma anche di un viadotto. Il tutto per aggirare la frana di Serra di Buda, sita a pochi chilometri dall’ingresso della città, che nel 1999 costrinse l’Anas, gestore della statale 660, a chiudere il traffico per lunghi quaranta giorni. Numerosi i disagi sia per auto che soprattutto per mezzi pesanti ed autobus di linea. Per oltre un mese chi doveva raggiungere il capoluogo, la valle del Crati o la rete autostradale dovette percorrere o l’angusta e pericolosa strada comunale Schito-Vagno o la provinciale Acri-Santa Sofia d’Epiro con notevole allungo dei tempi. L’intervento, quindi, è molto atteso dalla comunità anche perché la frana potrebbe riattivarsi da un momento all’altro e costringere nuovamente l’Anas e chiudere il tracciato che, è bene ricordarlo, è l’unico decente che collega la cittadina silana con il capoluogo e l’autostrada. Nei mesi scorsi il governatore Oliverio ha annunciato altri trenta milioni per il secondo lotto che parte dal viadotto ed arriva fino al ponte Mucone. Progetto definitivo e soldi sono disponibili, si attende la gara di appalto. Intanto qualche giorno fa sono partiti i lavori in quei tratti dove l’asfalto si presentava deteriorato. Settantuno giorni, ovvero poco più di due mesi. Questo il tempo previsto dall’Anas. Gli interventi riguardano undici chilometri, ovvero dal bivio Luzzi fino al viadotto Pucchio e consistono nella scarifica della pavimentazione fino a raggiungere il piano di posa del vecchio asfalto. Oltre un milione, la spesa prevista. |
PUBBLICATO 24/05/2018 | © Riproduzione Riservata

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