Gli alunni della primaria Padula in antartide
Roberto Saporito
Nei giorni scorsi, i ragazzi della scuola primaria “Pastrengo” si sono “recati” in Antartide. Un viaggio virtuale, naturalmente, grazie all’interazione tra la stazione Mario Zucchelli, una base scientifica italiana in Antartide dal 1985 e l’IC Padula.
Presenti gli alunni dei plessi Pastrengo, Padia e San Lorenzo insieme alla dirigente scolastica Simona Sansosti e all’assessore all’istruzione, Maria Mascitti. L’istituto è stato adottato dall’Unità Tecnica Antartide dell’Enea ed ha aderito al progetto che propone un percorso da effettuare durante la campagna antartica (da ottobre a febbraio) con l’obiettivo di diffondere, grazie anche ai collegamenti video con il personale tecnico-scientifico, la cultura scientifica antartica e, al contempo, sensibilizzare sui grandi temi quali la salvaguardia ambientale, il global change, il buco dell’ozono, l’effetto serra, il tutto intervallato da attività di studio e ricerca da parte dei ragazzi, mirate e guidate, a partire dalla discussione e riflessione sulla videoconferenza e sul materiale fornito dall’Enea. A coordinare il collegamento da Acri Maria Zampelli e dall’Antartide Francesco Pellegrino, ingegnere acrese in servizio presso l’Enea, che ha condotto i giovani allievi nei segreti della stazione antartica, facendo vedere i luoghi e gli spazi in cui operano i ricercatori, i laboratori, i magazzini, gli impianti, gli alloggi, i mezzi di approvvigionamenton e rispondendo alle domande. I bambini sono rimasti affascinati dalle spiegazioni dei ricercatori sugli studi condotti che spaziano dalla biologia, al clima, alle specie animali, alla resistenza dei materiali, all’astrofisica e si sono, poi, incuriositi dalla vita che si svolge nella stazione, dal vestiario alle tende, dalle slitte agli aerei, a cosa mangiano i ricercatori, dove fanno la spesa, come trascorrono la giornata, come si curano quando si ammalano, come affrontano il freddo in un luogo straordinario, incontaminato e con un paesaggio meraviglioso. La dirigente Sansosti ha sottolineato come questa opportunità offerta ai ragazzi, oltre che una novità per Acri, costituisce un’attività che consente di raggiungere obiettivi didattici difficilmente ottenibili con le tradizionali attività perché coinvolge direttamente gli studenti in uno scambio di saperi scientifici e tecnologici attraverso l’uso dei servizi on-line e li abitua ad una interazione fra lo studio di conoscenze e le attività pratico\sperimentali. Al rientro in Italia, Francesco Pellegrino incontrerà gli studenti del Padula. |
PUBBLICATO 11/12/2017 | © Riproduzione Riservata
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