ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 26 E 27 MAGGIO 2013
Programma Elettorale
Nicola Tenuta

PREMESSA
Siamo convinti che solo una riconsiderazione della cultura ed una nuova e responsabile gestione del territorio, dell’ambiente e delle risorse umane possano garantire lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità.
La nuova amministrazione partirà, nella sua azione politica, dalle esigenze fondamentali dei cittadini e presterà particolare attenzione alla salvaguardia della salute e a tutte le tematiche legate alla mancanza di lavoro nel nostro territorio.
Siamo convinti che si possa creare occupazione sviluppando una politica economica volta a riformare totalmente le strutture organizzative presenti nella nostra Città partendo dalle emergenze della nostra popolazione.

1. LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE verrà realizzata mediante il monitoraggio dei rischi idrogeologici, delle polveri sottili, del rischio sismico e dell’ elettromagnetismo.

1.1.Attraverso progetti mirati, con l’utilizzo dei lavoratori AFOR, sarà realizzato il ripristino ed il completamento dei canali d’irrigazione per favorire le colture tipiche nelle zone a vocazione agricola del territorio comunale (es. pomodoro di La Mucone). Sarà focalizzata l’attenzione sul torrente Calamo sia per i tratti ancora scoperti, sia per la parte coperta. In particolare, si provvederà a fronteggiare il degrado, l’inquinamento e soprattutto il relativo rischio ambientale.

1.2. Pianificazione del sistema di protezione civile. L’attività sarà diretta a realizzare:
- il potenziamento operativo e logistico della caserma dei vigili del fuoco, in particolare attraverso una rete di relazioni con i comuni confinanti e di competenza operativa;
- la riorganizzazione dell’organigramma della struttura comunale della Protezione Civile attraverso: il miglioramento del piano della Protezione Civile; l’istituzione urgente di un coordinamento operativo tra il comune e le associazioni di categoria presenti sul territorio; i progetti di sensibilizzazione della popolazione; l’attivazione della struttura di P.C. per il settore ambientale e per l’antincendio boschivo.

2. RACCOLTA DIFFERENZIATA (MODELLO “RIFIUTI ZERO”) ATTRAVERSO IL SISTEMA DEL “PORTA A PORTA”. 
Separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non è un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non è quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.
-Raccolta porta a porta: organizzare la raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di raccolta differenziata in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro è previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.
- Compostaggio: realizzazione dell’impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.
- Riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio ed il recupero di materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.
Riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie di plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella della bottiglia), acquisto alla spina del latte, delle bevande, dei detergenti, dei prodotti alimentari e sostituzione degli shoppers in plastica con cestini riutilizzabili.
Riuso e riparazione: realizzazione di centri di riparazione, di riuso e di decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli (mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici) vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America ed in Australia.
- Tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti più consapevoli. Monitoraggio e controllo di tutte le attività che creano rifiuti, nonché di quelle che svolgono la raccolta dei rifiuti attraverso soggetti specializzati. Esenzione della TARSU per le attività produttive che producono e smaltiscono rifiuti di tipo speciale, tramite soggetti abilitati, assoggettando al pagamento del suddetto tributo solo i locali ad uso ufficio.
Recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla raccolta, impedire che i rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e di stabilizzare la frazione organica residua.
- Centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo ed analisi del residuo a valle della raccolta differenziata, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, volti alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.
- Azzeramento rifiuti: raggiungimento entro 2020 dell’azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. Ne consegue che il sistema appena delineato, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a sostegno scelte a difesa del pianeta.

3. RISPARMIO ENERGETICO (pacchetto clima-energia obiettivo 20/20/20) attraverso la riqualificazione delle strutture esistenti con particolare riferimento al centro storico, ormai in condizione di totale degrado, affinché ritorni ad essere il “cuore” della Città.

3.1. STRATEGIA DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, ENERGETICA, AMBIENTALE PER UNA COMUNITA’ SOSTENIBILE. 
Per perseguire un modello di sviluppo sostenibile risulta fondamentale l’integrazione degli aspetti ambientali nella pianificazione energetica, attraverso il suo orientamento verso un uso più razionale dell’energia e l’incentivazione dell’impiego delle fonti energetiche rinnovabili. Lo stretto legame tra energia, ambiente ed economia, impone degli obiettivi per la lotta al cambiamento climatico che siano allo stesso tempo integrati anche con misure di risposta alla crisi finanziaria. Tali obiettivi devono puntare al massimo disaccoppiamento tra la crescita economica e l’impatto ambientale e tra la crescita economica e lo sfruttamento delle risorse. Risulta decisivo l’intervento pubblico che, attraverso politiche di stimolo ed incentivazione, sia in grado di promuovere, insieme alla domanda, anche l’offerta di tecnologie e servizi in settori a bassa emissione di carbonio come quelli dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. Si tratta di settori che negli ultimi anni hanno fatto registrare trend positivi di crescita nonostante la difficile congiuntura economica.
La trasformazione del sistema energetico implica un cambiamento che riguarda insieme il sistema economico e la dimensione sociale. Nuovi prodotti energetici, uniti aprocessi tecnologici innovativi, impongono radicali trasformazioni strutturali in una logica di green economy, intesa come strumento per la transizione verso un nuovomodello basato sulla valorizzazione del capitale economico (investimenti e ricavi), del capitale naturale (risorse primarie e impatti ambientali) e del capitale sociale (lavoro e benessere). Intendiamo contribuire fattivamente al conseguimento degli obiettivi assunti dall’Italia nell’ambito del “pacchetto clima-energia” (noto come pacchetto 20-20-20), il quale prevede politiche e misure – basate prevalentemente su meccanismi d’incentivazione – che incidono sui sistemi territoriali coinvolgendo in termini di obblighi/opportunità il sistema della Pubblica Amministrazione, le imprese e i cittadini. In quest’ottica sarà fondamentale il ruolo della governance per identificare e gestire politiche e misure volte a creare un contesto appropriato per far crescere i mercati dei prodotti e dei processi produttivi a basse emissioni di carbonio e a rimuovere le barriere, anche di tipo amministrativo, che ostacolano lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie energetiche pulite. In particolare, l’impegno della nostra futura Amministrazione sarà orientato su due direttrici: la prima coinvolgerà tutti gli immobili e gli impianti di proprietà del Comune tramite interventi diretti a realizzare efficienza energetica utilizzando gli strumenti pubblici già disponibili (DM 28.12.2012 e DM 05.07.2012) a costo zero per le casse comunali; la seconda sarà volta a stimolare una maggiore sensibilità dell’opinione pubblica sulle tematiche ambientali ed energetiche. L’obiettivo è di aumentare la consapevolezza dei cittadini sul fatto che i costi legati al processo di cambiamento saranno ampiamente compensati dai futuri benefici, in termini di riduzione del rischio di cambiamenti climatici, di aumento della sicurezza energetica, di riduzione dell’inquinamento locale, di aumento dell’occupazione e di sviluppo sostenibile dell’economia. La transizione verso un’economia sostenibile non riguarda, infatti, solo la generazione di energia, ma è un fenomeno trasversale all’intero sistema nazionale e regionale che coinvolge tutti i settori dell’industria e dei servizi.

4. POLITICHE TERRITORIALI E REDAZIONE DI NUOVI STRUMENTI URBANISTICI.

4.1. Governare le trasformazioni, ascoltare le esigenze, adeguare l’azione amministrativa in un contesto sociale e territoriale fragile e complesso come il nostro è un tema critico che oggi mette alla prova le capacità istituzionali, politiche, amministrative e tecniche della città. Non si tratta solo di redigere piani, ma di avviare un percorso che continui nel tempo, un processo di “governance territoriale”, che implica complesse attività di interazione, la mediazione tra interessi differenziati ma convergenti verso obiettivi condivisi e sostenibili. Infatti, oggi, in assenza di adeguati strumenti normativi di governo del territorio, la città vive una situazione di stallo ed un’assenza totale di prospettive per il futuro. La politica in una situazione di crisi locale e globale non riesce neppure a programmare il quotidiano, è disorientata ed incapace di seguire l’evolversi della tecnologia e delle nuove esigenze.
La nostra proposta di governo del territorio vuole risvegliare quelle potenzialità di cui i cittadini acresi in ogni tempo ed in ogni luogo hanno saputo esprimere, siamo certi cheinsieme, con il contributo di ogni cittadino, saremo capaci di soddisfare quelle esigenze che ci permetteranno di correre alla velocità dei nostri tempi, di elaborare un piano strutturale valido, sostenibile e condiviso da tutti. Una sostenibilità che coinvolge più settori (economico, ambientale, sociale, ecc.) ed implica un modello di sviluppo che coniuga tre obiettivi tra loro correlati: migliorare la qualità della vita in tutti i suoi aspetti, tutelare l’assetto fisico, storico ed ambientale del territorio e assicurare un quadro accettabile alle generazioni future.
All’interno di questo percorso di pianificazione si affiancheranno altri strumenti di programmazione in modo che possano connettersi ed interagire fra loro con l’obiettivo che i diversi settori possano dialogare e definire regole, indirizzi e progetti costruiti in modo partecipato. Vogliamo che la nostra città presenti tutte le caratteristiche per evolversi in una di quelle realtà che l’Unione europea definisce con il termine Smart City, ovvero città intelligente ad alta vivibilità.
L’azione di governo, anche al fine di ridurre la spesa, sarà orientata, attraverso programmi di investimento sostenuti ed incentivati dall’Unione europea, verso la produzione dell’energia commisurata ai consumi locali, attraverso un mix di fonti rinnovabili coerenti con le caratteristiche del nostro territorio, associata a misure innovative di risparmio ed efficienza energetica negli edifici, nei processi produttivi e nella mobilità.
A tal proposito intendiamo promuovere diverse iniziative, coordinate tra loro, incentivando l’efficienza energetica degli edifici e degli impianti di riscaldamento delle abitazioni. Consapevoli che è necessario individuare nuove aree edificabili, il piano dovrà soprattutto concentrarsi sul tema della riqualificazione urbana, del recupero e del riuso delle aree più degradate, della ricucitura delle sue parti, sull’armonizzazione con il suo ecosistema, dovrà porre attenzione alla valorizzazione del paesaggio agricolo, alla fruibilità dei corpi idrici presenti, alla tutela dell’integrità fisica del territorio con la mitigazione dei rischi emergenti e, infine ma non ultima, alla salvaguardia dell’identità culturale.
E’ possibile rintracciare diversi profili qualificanti che già evidenziano come questi temi non vengono posti in astratto ma entrano nel concreto delle potenzialità e delle opportunità che la città può offrire. Invero, tra gli obiettivi realizzabili nel breve periodo s’intende orientare il piano verso il centro storico per valorizzare la memoria storica e le eccellenze dell’artigianato locale, si propone un’ottimizzazione dei servizi per l’agricoltura e per la filiera dell’agroalimentare anche con una specializzazione delle zone destinate alle attività produttive, la valorizzazione di terreni di proprietà comunale al fine di poter ricavare risorse; la riqualificazione degli edifici e degli spazi pubblici dell’intero territorio comunale, nonchè il miglioramento della qualità degli edifici, a partire da quelli pubblici, sul piano della vulnerabilità sismica, sostenibilità ed efficienza energetica ed infine occorre riqualificare ed l’ampliare le zone di verde con attrezzature ludiche e passeggiate.

4.2. “NOI E VOI PER IL P.S.C.”
Il Piano Strutturale Comunale (PSC) delinea gli indirizzi strategici e strutturali per il futuro, con l'obiettivo di tutelare l'integrità fisica, ambientale e l'identità culturale. Stabilisce vincoli di tutela e non attribuisce potenzialità edificatoria alle aree. In particolare occorre differenziare: il sistema insediativo; il sistema socio-demografico, il sistema ambientale ed il sistema della mobilità. L’Amministrazione costituirà un gruppo misto - tecnici e abitanti - per formare il Piano Strutturale Comunale mediante un processo partecipativo.

ESEMPIO DI PARTECIPAZIONE INNOVATIVA:
1. P.S.C. partecipato tramite la “Mappa delle osservazioni” on line ovvero una mappa interattiva dove si possono inserire osservazioni, commenti e proposte mirate sul territorio acrese.
2. G.I.S.: tecnologia capace di gestire in modo organico e interattivo ogni tipo di informazione legata al territorio e quindi di analizzare, gestire e prevedere ogni tipo di problema a questo correlato.


ALCUNE IDEE DI OBIETTIVI E STRATEGIE PER IL PSC

OBIETTIVI

STRATEGIE

1. ESTENDERE “L’EFFETTO CITTÀ”ALLE FRAZIONI

1.a Qualificazione delle frazioni in qualità di “nodi strategici” del territorio
ES: Invertire la tendenza a considerare le frazioni quali “dormitori” di Acri, attraverso la valorizzazione delle identità locali specifiche ES: Valorizzare i luoghi di aggregazione e di identificazione sociale, a partire dal riconoscimento di quelli (pochi) esistenti

2. RIUSO DEL CENTRO STORICO

2.a Incremento della multifunzionalità del centro storico
ES: Inserire negli insediamenti abitativi abbandonati attività artigianali “antiche” (calzolai, botteghe, sartorie..) ma anche attività artigianali “moderne” (es. centro per riparazione pc e telefoni)
ES: Promuovere azioni di sostegno all’affitto degli spazi per incoraggiare nuove attività

2. RIUSO DEL CENTRO STORICO

2.b Valorizzazione del patrimonio storico-culturale
ES: Creare una rete di fruizione integrata delle diverse realtà storico-culturali del territorio
ES: Realizzare strutture ricettive diffuse

3. INTEGRARE I VALORI PRESENTI NEL
PATRIMONIO AMBIENTALE E TERRITORIALE

3.a Sviluppo del ruolo multifunzionale dell’agricoltura
ES: Favorire il recupero dell’edilizia rurale e dei manufatti sparsi
ES: Implementare la funzione di presidio della Biodiversità
Es: Qualificare le produzioni di qualità attraverso agricoltura biologica

3. INTEGRARE I VALORI PRESENTI NEL
PATRIMONIO AMBIENTALE E TERRITORIALE

3.b Potenziamento della rete ecologica alla scala urbana e territoriale
ES: Realizzare e mettere a sistema aree verdi: parco fluviale, corridoi ecologici, aree agricole fruibili
ES: Valorizzare il reticolo idrografico minore

3. INTEGRARE I VALORI PRESENTI NEL
PATRIMONIO AMBIENTALE E TERRITORIALE

3.c Innovare la vocazione dei terreni
ES: Avviare la sperimentazione di una filiera corta dei prodotti agricoli locali.
ES: Rilanciare i prodotti tipici e incentivare le colture biologiche
Es: Realizzare connessioni ciclo pedonali

4. RIEQUILIBRARE I FONDAMENTI DELLO
SVILUPPO ECONOMICO

4.a Valorizzazione della vocazione turistica quale parte integrante del sistema economico locale
ES: Valorizzare i beni culturali del centro cittadino
ES: Creare sistema di percorsi fruitivi
E turistici locali

4. RIEQUILIBRARE I FONDAMENTI DELLO
SVILUPPO ECONOMICO

4.b Integrazione delle diverse offerte Commerciali
ES: Salvaguardare le attività commerciali di vicinato diffuse nel tessuto urbano attraverso il “Piano per le Attività Produttive”


5. MAPPATURA DEGLI ALBERI (PIANO GREEN”) ED INDIVIDUAZIONE, DALVAGUARDIA E TUTELA DEL PATRIMONIO BOSCHIVO così come stabilito dalle vigenti normative in tema ambientale.
La mappatura degli alberi è un progetto che mira ad avvicinare la popolazione al patrimonio naturale presente sul territorio, riconoscendo agli alberi e ai boschi il valore di “monumenti della natura” e voci narranti del territorio, delle sue tradizioni e delle sue credenze. Lo scopo che si prefigura il progetto è quello di censire gli esemplari presenti sul territorio avvalendosi della collaborazione attiva dei cittadini, che potranno segnalare la presenza degli esemplari presenti nel proprio Comune. Tramite il lavoro scrupoloso del Corpo forestale dello Stato, di cui si chiederà il contributo, dei volontari esperti e mediante l’impegno di ciascuno, si arriverà a realizzare una vera e propria “Carta degli Alberi Padri”, con la localizzazione degli esemplari e delle curiosità raccolte su di essi: leggende, racconti, emozioni, sentimenti, ricordi di un’intera comunità. L’albero assume, infatti, un rapporto privilegiato non solo con la natura ma con l’uomo. Il suo radicamento sul territorio è simbolo del radicamento di ciascuno alla propria terra, che va curata e difesa con azioni di tutela e di valorizzazione. I “padri” non solo altro che i nostri antenati, custodi delle nostre origini e della nostra identità. Al termine del censimento verrà poi realizzato un report con le relative schede di presentazione delle specie corredate da foto e racconti.

6. SANITA’

6.1 DISTRETTO SANITARIO.
 Occorre potenziare gli ambulatori con nuove specialità, dotandoli di nuovi strumenti diagnostici e terapeutici e abbattere, altresì, le liste d’attesa.

6.2. OSPEDALE.
Urge assicurare piena ed immediata applicazione del decreto regionale del Commissario ad acta della sanità calabrese (n° 190 del 22/12/2012) che sancisce la trasformazione dell’ospedale di Acri da presidio di montagna in spoke.
Nonostante l’emanazione del suddetto decreto, la struttura sanitaria locale non è stata adeguata al dettato normativo con pesanti svantaggi per la popolazione. In particolare, sono disponibili solo 20 posti letto per i casi acuti nel reparto di medicina generale (ne sono stati persi 5), gli ambulatori di chirurgia, ginecologia ed ostetricia sono funzionanti h12 (con la previsione della reperibilità notturna unicamente per la chirurgia), a cui si aggiunge la chiusura del reparto di psichiatria. Dal quadro appena tracciato emerge la necessità di trasformare in spoke l’ospedale della nostra città. Invero da tale trasformazione conseguirebbe:
- l’apertura h24 della Chirurgia, ginecologia ed ostetricia, assicurando 10 posti letto per ricoveri ordinari ed urgenti
- apertura di 10 posti di lungodegenza e riabilitazione h24
- trasformazione del punto di primo soccorso in un vero prontosoccorso con tre posti osservazionali
- riapertura della psichiatria (SPDC)
- ambulatori multidisciplinari
- ristrutturazione dell’ospedale

6.3 PREVENZIONE TUMORI, STUDIO E RIMOZIONE DELLE CAUSE AMBIENTALI. 
La nostra città negli ultimi anni ha visto un progressivo ed inquietante aumento dell’incidenza dei casi di tumore. Oltre alle cause genetiche e voluttuarie, sicuramente esistono fattori d’inquinamento ambientale. Sul nostro territorio esistono coperture, tettoie ed altre strutture in eternit, nonostante la legislazione sul suo smaltimento sia ormai datata ed i danni diretti dell’amianto siano stati acclarati. In passato le nostre contrade sono state utilizzate come discariche di scorie sospette provenienti dal nord Italia e nessuno si è mai posto il problema della bonifica ambientale. Il fiume Mucone presenta spesso fenomeni di inquinamento massivo e chimico, deve essere pertanto posto sotto sorveglianza interessando gli organismi regionali preposti. (Il fiume è, altresì, utilizzato a scopi irrigui nelle macchie di Bisignano dalle quali proviene gran parte delle verdure e degli ortaggi dei nostri mercati).L’impegno di ciascuno, si arriverà a realizzare una vera e propria “Carta degli Alberi Padri”, con la localizzazione degli esemplari e delle curiosità raccolte su di essi: leggende, racconti, emozioni, sentimenti, ricordi di un’intera comunità. L’albero assume, infatti, un rapporto privilegiato non solo con la natura ma con l’uomo. Il suo radicamento sul territorio è simbolo del radicamento di ciascuno alla propria terra, che va curata e difesa con azioni di tutela e di valorizzazione. I “padri” non solo altro che i nostri antenati, custodi delle nostre origini e della nostra identità. Al termine del censimento verrà poi realizzato un report con le relative schede di presentazione delle specie corredate da foto e racconti.

6.4 SALUTE E TUTELA DEL PATRIMONIO BOSCHIVO.
I boschi del nostro territorio comunale sono stati ormai abbandonati dalle autorità preposte al flagello della processionaria, alla follia estiva dei piromani e all’assalto delle ditte abusive di disboscamento. Il flagello rappresentato dalla processionaria viene ignorato soprattutto dall’Assessorato all’Agricoltura e Forestazione che avrebbe dovuto recepire ed attuare le direttive europee al riguardo nella lotta contro tale potente parassita, che distrugge le piante, le pinete, ma risulta pericoloso anche per gli uomini e per gli animali. Il Comune e gli amministratori di Acri dovranno profondere grande impegno e risorse per porre un argine a questa immane devastazione, che assume delle ricadute importanti sul territorio, al fine di restituire e recuperare la bellezza del nostro paesaggio.

6.5 EMERGENZE IGIENICO-AMBIENTALI: IL RANDAGISMO.
Occorre affrontare definitivamente il grave problema del randagismo che nel nostro comune ha toccato, ormai, punte intollerabili, assumendo risvolti allarmanti sulla sicurezza e sulla salute dei cittadini e determinando, altresì, importanti ricadute
sul decoro della città. I pochi spazi verdi sono, infatti, diventati dei canili a cielo aperto esponendo i bambini che li frequentano al rischio del contagio di malattie nonché di aggressioni. Le iniziative volte alla prevenzione ed alla lotta del fenomeno sono le seguenti: promuovere una campagna per sensibilizzare e far conoscere alla cittadinanza le norme basilari per la gestione del cane evitandone l’abbandono; istituire con l’aiuto del Servizio Veterinario territoriale l’anagrafe canina, nonchè realizzare un’eventuale sterilizzazione; istituire un canile comunale o avvalersi di una struttura privata convenzionata al fine di porre in essere la cattura degli animali, nel rispetto delle norme vigenti.

7. L’amministrazione interrogherà il territorio attraverso l’apertura di SPORTELLI atti ad ascoltare i DISAGI provenienti dai cittadini con particolare attenzione alle problematiche giovanili, ai temi della disabilità e degli anziani.

7.1.CASA DEI DIRITTI (SERVIZI SOCIALI, AMBIENTALI E SANITA’)
Il nostro intendimento è quello di scrivere un programma attento ai cittadini più deboli, che si evolve in base ai bisogni della gente alla quale si rivolge, urge, infatti, rammentare che la civiltà di una società si misura dall’attenzione che ha verso le persone inermi, i più indifesi e bisognosi (disabili, anziani, disoccupati, senza fissa dimora ed immigrati).
“Nessuno deve restare solo”, poiché un servizio sociale efficiente e funzionante è “una condicio sine qua non” dalla quale una società civile non può prescindere, a cui si richiede di non affondare il solco delle disuguaglianze, bensì di garantire pari dignità e diritti a tutti gli individui. Il compito degli amministratori si sostanzia nel far ripartire una nuova stagione di difesa di quei diritti troppo spesso negati e di estendere l’area della collaborazione e della solidarietà, affermando con forza che una nuova idea di comunità deve sostituirsi alla società dell’indifferenza. Pertanto i servizi sociali ed assistenziali del municipio devono chiamare in causa tutti i soggetti che si occupano di politiche dello stato sociale, dell’integrazione e dell’accoglienza, ricordando che per raggiungere i suddetti obiettivi diviene imprescindibile la valorizzazione delle competenze dei dipendenti comunali, i quali rappresentano una risorsa importante nell’ambito della progettazione e del reperimento degli strumenti e delle risorse di sostegno e assistenza ai più deboli.
Le iniziative inerenti al settore si sostanziano:
a) nel sostegno alle fasce più deboli (iniziative volte al supporto di nuclei familiari in cui è presente un disabile o un anziano non autosufficiente ed un anziano solo, assistenza domiciliare-casa famiglia, intervento sull’RSA, sull’IMU e sulle tasse comunali)
b) nell’inserimento delle persone anziane in ruoli attivi e socialmente utili, prevedendo la costituzione di un gruppo di lavoro che coordini gli interventi e le iniziative che mirano a recuperare le risorse che queste fasce generazionali hanno da offrire alla collettività intera.
c) nell’eliminazione delle barriere architettoniche

7.2. I DIRITTI DEI CITTADINI IMMIGRATI.
Implementare le politiche attive di inclusione sociale di cittadini immigrati attraverso le forme del Fondo sociale europeo (F.E.I =Fondo Europeo per l’immigrazione e F.E.R = Fondo Europeo per i rifugiati). E’ necessario promuovere iniziative coordinate e mirate mediante le quali i cittadini immigranti possano trovare “il senso“ del loro stare in Italia e le opportunità di inclusione sociale all’interno della scuola, nel territorio, nel mondo del lavoro attraverso percorsi formativi.

7.3. L’Amministrazione, per promuovere interventi volti a migliorare la condizione economico–sociale dei cittadini, intende, nel rispetto delle leggi nazionali e regionali, valutare la possibilità di ridurre i tributi locali e di creare, altresì, apposite GRADUATORIE RELATIVE ALLA FAMIGLIE SENZA ALCUN REDDITO.

8. L’amministrazione si fa carico di individuare aree agricole, verdi “fai da te“ e strutture comunali non utilizzate da destinare ad attività lavorative, sociali e di accoglienza.
È necessario istituire i PARCHI FLUVIALI DEL CALAMO E DEL MUCONE mediante l’attuazione di progetti volti ad integrare il territorio dei fiumi con i vicini spazi urbani valorizzandone il patrimonio naturalistico, culturale, storico e individuandone anche un uso sportivo. Le proposte sviluppate dai Parchi nell’ambito della didattica svolgono un ruolo di rilievo nell’educazione dello studente e del cittadino e nell’acquisizione di comportamenti responsabili e propositivi verso il patrimonio ambientale. L’azione che si potrebbe intraprendere, in sinergia con l’Amministrazione provinciale di Cosenza, è quella di un progetto di pulitura degli alvei e delle sponde dei fiumi e la conseguente bonifica delle numerosissime discariche abusive presenti in loco. Si otterrebbe in tal modo la duplice azione della tutela del paesaggio nonché della creazione di occupazione.

9. RECUPERO DELL’ARTIGIANATO LOCALE ANCHE GRAZIE ALLO SVILUPPO E AL POTENZIAMENTO DELL’APPRENDISTATO.
 E’ necessario trovare soluzioni volte a rafforzare i settore dell’artigianato. E’, altresì, necessario favorire lo svolgimento di corsi formativi obbligatori in loco in modo da evitare lo spostamento degli apprendisti fuori dal comune e creare, eventualmente, lavoro in loco.

10. Diffusione della cultura della COOPERAZIONE IN AGRICOLTURA.

11. CREAZIONE DI UNA RETE DI PICCOLE E MEDIE IMPRESE DI ARTIGIANI ED AGRICOLTORI, il tutto di concerto con gli altri enti territoriali e le altre regioni del sud. A tal fine va incentivata una rete di connessione internet adeguata, non solo per la città, ma anche per le frazioni, attualmente poco considerate e mal servite. In questo modo i vari settori di sviluppo economico potranno interagire fra loro, fare rete ed accorciare le distanze tra il centro della città e la periferia. Molti servizi potrebbero e dovrebbero essere forniti attraverso il web, al fine di offrire nuove e più efficienti prestazioni ai cittadini. In particolare, urge l’adeguamento ed il potenziamento dell’attuale sito internet del Comune nonchè la costruzione di procedure atte a rendere i servizi fruibili e di facile utilizzo sia per l’utente sia per gli uffici pubblici.

12. Utilizzo dei FONDI STRUTTURALI EUROPEI per la creazione e lo sviluppo delle attività economiche nel loro complesso.

13. Impegno per un miglior utilizzo e per la stabilizzazione del PERSONALE PRECARIO utilizzato dal comune.

14.1 RISVEGLIO CULTURALE DELLA CITTA’.
Nel settore della cultura si intende dare una svolta radicale rispetto alle attività poste in essere dalle precedenti amministrazioni che, a nostro avviso, non hanno avuto la capacità di operare quel “risveglio culturale” necessario per poter rendere operativo il rilancio economico della nostra città. Un modo vecchio ed obsoleto di gestire lo sviluppo delle attività culturali, un procedere caratterizzato da un atteggiamento datato ed ormai assegnato ad un passato deleterio e nefasto per la storia del nostro paese, nonché l’incapacità di generare idee nuove e foriere di sviluppo ha determinato lo stallo e l’arretramento civile della nostra città.
Le agenzie culturali che avrebbero dovuto promuovere tali istanze si sono limitate a porre in essere operazioni ripetitive e settoriali che non sono riuscite a sortire una ricaduta forte e stimolante sul territorio. La necessità di ridestare interesse e speranze nelle vecchie e nuove generazioni verso il concreto sviluppo del territorio induce ad individuare nuove priorità nonché impone di operare, al contempo, dei ripensamenti rispetto ad iniziative già presenti e consolidate in tale settore. In particolare occorre:
- rinnovare e ripensare il premio letterario “Arena”
- istituire il premio “V. Talarico”
- promuovere la scuola estiva su “Nuove tecnologie della didattica”
- incentivare nuovi seminari di studio in collaborazione con l’Istituto per gli Studi Filosofici di Napoli
- sviluppare la settimana micologica
- valorizzare e rinnovare le attività promosse nell’ambito del museo “Silvio Vigliaturo”
- incentivare l’installazione di mostre di pittura, scultura ed arti grafiche
- ripensare la “fondazione Padula”
- valorizzare la biblioteca comunale istituendo una rete di collegamento con le altre biblioteche presenti sul territorio (biblioteche provinciali e regionali), nonché con la Biblioteca Nazionale e l’Archivio di Stato, utilizzando i fondi all’uopo preposti a livello regionale
- realizzare un censimento di tutte le biblioteche private presenti nella città al fine di renderle fruibili al pubblico
- aprire al pubblico le biblioteche degli ordini monastici e del clero, collegando l’archivio comunale agli archivi parrocchiali
- restituire ai giovani punti di ritrovo promuovendo la creazione di internet-point nei quali sia possibile accedere alla musica on line, a nuovi supporti audiovisivi (quali gli e-books) e svolgere ricerche e attività di approfondimento attraverso il web
- sviluppare la cultura del bello (ad es. attraverso il piano colore)
- realizzare punti di aggregazione per gli anziani
- creare punti di ritrovo per i bambini
- istituire ludoteche comunali
- valorizzare e abbellire l’ambiente cittadino al fine di riportare i giovani ed i bambini nel centro storico
- individuare gli spazi e le risorse necessarie ad istituire un’orchestra comunale
- sviluppare il turismo storico-culturale
- incentivare lo studio delle lingue

14.2. PUBBLICA ISTRUZIONE.
Gli obiettivi da perseguire sono così individuati:
- scuole: riorganizzazione della rete scolastica
- restituire centralità al liceo classico, dotandolo di un edificio autonomo posto al centro della città
- istituire collegamenti tra le scuole superiori e gli atenei presenti su tutto il territorio nazionale
- creare una rete di relazioni tra le scuole superiori e le organizzazioni e le agenzie comunitarie
- promuovere fin dalla scuola dell’infanzia l’educazione ambientale attraverso programmi differenziati

15. SPORT E TEMPO LIBERO.
La pratica sportiva è unanimemente riconosciuta come attività fondamentale per l’essere umano. Le principali istituzioni internazionali, U.E., C.I.O., oltre allo sport agonistico sono fortemente orientate a sostenere e ad incentivare la pratica sportiva per tutti, intesa come diritto di cittadinanza: una pratica che aggrega, integra e migliora la qualità della vita.
La Carta Olimpica afferma che «La pratica dello sport è un diritto umano. Ogni individuo deve avere la possibilità di praticarlo senza discriminazioni di alcun genere». Rendere lo sports fruibile a tutti produce molteplici effetti sociali benefici sul piano della salute,
dell’educazione, dell’integrazione, della coesione e perfino dello sviluppo economico. La
promozione delle attività ludiche deve acquisire, pertanto, un ruolo prioritario sul piano politico e finanziario al fine di sviluppare un’azione futura che tenga conto dei bisogni di tutti i cittadini.
L’obiettivo è realizzare una razionale programmazione degli interventi sia per sostenere la promozione sportiva, sia per migliorare, completare ed ampliare l’impiantistica esistente. Bisogna puntare ad una politica che realizzi una pianificazione territoriale orientata allo
sviluppo del sistema sportivo e, attraverso questo, allo sviluppo del territorio. Tale scopo può essere realizzato solo mediante un’azione sinergica di tutti gli attori coinvolti: autonomie locali, organizzazioni sociali e sportive, istituzioni scolastiche, ecc., per comporre un quadro armonico di obiettivi con cui garantire risposte efficaci e coerenti, migliorando i servizi offerti al cittadino.
Gli obiettivi da realizzare in tale ambito possono essere così riassunti:
- realizzazione di un gruppo di lavoro che pianifichi il servizio sportivo sul territorio attraverso l’analisi della domanda e dell’offerta;
- analisi del sistema sportivo locale: censire tutti gli impianti sportivi esistenti, piccoli e grandi, pubblici e privati, e valutarne le condizioni di fruibilità;
- censire le associazioni e le società sportive, nonché le varie organizzazioni presenti sul territorio e conoscere il tipo di attività che svolgono al fine di coinvolgerle nella programmazione sportiva;
- porre in essere un’indagine statistica nelle scuole per valutare la domanda di sport reale e potenziale al fine di orientare le scelte politiche programmatiche;
- assegnare gli spazi sportivi disponibili (palestre, scuole, altri) alle associazioni attraverso la sottoscrizione di una convenzione e/o di un progetto migliorativo;
- realizzare interventi, in base ai bisogni emersi, di adeguamento e/o riconversione degli spazi sportivi esistenti con progetti migliorativi e affidarli in gestione alle A.S.D. richiedenti;
- completare gli impianti in corso di costruzione (es. palazzetto dello sport);
- progettare nuovi impianti per soddisfare la domanda di sport potenziale;
- realizzare, sfruttando i contributi europei (P.I.S.L., ecc.), un parco sportivo cittadino attrezzato con spazi verdi e percorsi per il podismo di libera fruizione;
- costruire una pista di atletica leggera ed una piscina coperta semiolimpionica comunale.

16. IMU.
L’Amministrazione valuterà la possibilità di ridurre le aliquote IMU per le categorie commerciali, quali i negozi e le botteghe, i laboratori di mestieri, nonché per ogni altra attività commerciale. Il suddetto impegno verrà profuso anche con riferimento alle aliquote previste su immobili dati in locazione a giovani coppie e nei confronti di famiglie a basso reddito ed, infine, per fabbricati oggetto di interventi di riqualificazione energetica.

17. VIABILITA’ CITTADINA. 
Vista la scarsità delle risorse economiche necessarie a sostenere investimenti straordinari per la manutenzione e la cura delle nostre strade sarebbe opportuno intervenire preventivamente sulle stesse, onde evitare che si giunga ad una situazione di degrado che, purtroppo, è ormai visibile a tutti. Un’attenta azione ordinaria volta al mantenimento ed al pronto intervento mirato sul manto stradale renderebbe più efficace il risultato.
E’ nostra intenzione, altresì, creare una “circolare cittadina” che colleghi i vari quartieri della nostra città fra loro e con i luoghi di interesse pubblico (il comune, l’ospedale, il mercato, le poste), attraverso l’utilizzo degli scuolabus, prevedendo, inoltre, il potenziamento dei collegamenti tra le frazioni e la città.

CONCLUSIONI
Alla base del programma politico amministrativo da noi presentato c’è la piena consapevolezza che l’elemento determinante della rinascita della nostra città sia legato al “risveglio culturale “ ed etico dei nostri amministratori.
Il programma elettorale, inoltre, risulta essere caratterizzato da uno spirito di apertura nei confronti di eventuali aggiornamenti.
La nostra Città verrà, infatti, amministrata nella piena consapevolezza che la collaborazione fra cittadini e amministratori renderà più facile lo sviluppo della nostra comunità.
Acri può e deve diventare un centro di eccellenza, valorizzando ciò che già esiste, programmando iniziative turistico-culturali di livello, ma anche focalizzando l’attenzione su piccoli interventi, come, ad esempio, la manutenzione ed efficienza delle strade, la pulizia delle aree pedonali e la cura del verde.
Una Città vivibile per i cittadini è una città che può sviluppare appieno la sua vocazione agricola, artigianale, commerciale e turistica su cui si basa lo sviluppo economico futuro.