Le Pera, Tenuta pensi alla situazione drammatica del Comune, non al PD locale
Carmine Le Pera
Noto con sommo dispiacere che il Sindaco Tenuta, innanzi alla situazione drammatica in cui è stato costretto il nostro comune e rispetto alla quale, soprattutto, ormai è chiarissima a tutti i livelli la sua responsabilità testimoniata dal fallimento del piano di rientro elaborato da questa Amministrazione (sonoramente bocciato dalla Corte dei Conti), preferisca negligentemente impegnarsi in giudizi sommari, artefatti e avulsi dalla realtà sulle vicende interne del Partito Democratico acrese anziché trarre le dovute conseguenze in merito a questo disastro amministrativo, rassegnando, com’è normale che sia, le sue irrevocabili dimissioni.
Il sindaco sa bene che il nostro gruppo dirigente, presieduto dallo scrivente, ha operato con enorme lavoro quella netta cesura rispetto al passato richiesta dai tempi che cambiano velocemente e soprattutto dai cittadini. Poco o nulla dunque si può rimproverare all’attuale Pd Acrese rispetto alla mala gestione della cosa pubblica operata negli ultimi vent’anni, molti dei quali, per altro, lo stesso sindaco ha vissuto seduto sulla poltrona di primo cittadino. E’ dunque con serenità, che torno a ricordale, caro sindaco, che in qualità di segretario sarà mia premura far si che il nostro statuto, da sempre faro del nostro agire politico, sia rispettato in ogni sua virgola, specie quando saremo chiamati a scegliere il candidato sindaco che dovrà ricomporre i cocci di una città distrutta dal suo operato. Le primarie sono uno dei tanti strumenti previsti dallo statuto e non si preoccupi, al momento giusto sarà mia premura portare all’attenzione dell’assemblea anche questo incestuoso suo interessamento rispetto a queste. Colgo l’occasione per estendere alla città i migliori auguri per il nuovo anno che, spero, possa vedere una comunità nuovamente unita in tutte le sue componenti sociali. Acri è una grande città che da sempre produce saper fare, passione, talenti e cultura. Non basteranno questi anni di mala politica a piegarla e, seppur la rassegnazione oggi è forte, vogliamo dire con forza ai nostri concittadini di non perdere la speranza e di aiutarci a costruire una nuova speranza di futuro. Una nuova idea di città segnata soprattutto dalla partecipazione di tutti, specie di chi, oggi più che mai, considera la politica abietta e distante. Perché…”Ognuno di noi da solo non vale nulla” (E. Che Guevara) |
PUBBLICATO 03/01/2017 | © Riproduzione Riservata
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