“L’antico vizio di dire no a prescindere”
Francesco De Marco
Quello che oggi si va perdendo nella nostra comunità: è il senso di appartenenza. Le nuove generazioni non conoscono sufficientemente la storia recente e passata di questa “arroccata” comunità, specie quando ricoprono ruoli politico-istituzionali.
L’elenco dei dinieghi da parte della “classe politica locale” di accettare insediamenti e viabilità a scorrimento veloce, in periodi di vacche grasse, allo scopo di rinvigorire il fragile tessuto economico, ha determinato l’isolamento del territorio e della comunità che vive e opera stabilmente sui 200 kmq. Nel 1948 quando l’allora SME (Società Meridionale Elettricità), decise di scegliere e realizzare in uno dei più interessanti contrafforti del Mucone la più importante Centrale Idroelettrica del Mezzogiorno, gli amministratori dell’epoca, pur non sapendo contrattare un adeguato tornaconto, offrirono alla SME una vasta area dove realizzare le gallerie di adduzione, il tubo piezometrico, le condotte forzate, il cuore della montagna dove furono allocate le turbine Pelton e la sala controllo. Diedero alla Sme tutte le autorizzazioni necessarie per realizzare la viabilità di accesso all’impianto, che rimase privata fino agli anni 60. Nell’immediato dopoguerra fu una manna dal cielo. I contadini trovano la prima occupazione in un cantiere. Iniziano a formarsi i primi minatori, i primi carpentieri, ecc. Cambia il tessuto economico della comunità. Poi inizia la stagione dei no. No al super carcere, no al centro direzionale ENEL, no alla viabilità a scorrimento veloce, no al centro per disabili mentali (post Basaglia), no al Parco eolico, ecc. Oggi facciamo ostruzionismo (significa no), all’ingresso in Fondazione Riserva MaB Sila adducendo pretestuose motivazioni che non trovano alcun riscontro nello statuto appena approvato dall’assemblea dei partner. Provo a spiegare in modo il più possibile comprensibile che cosa è una Riserva Mondiale della Biosfera. L’UNESCO (Organizzazione delle Nazione Unite per l’Educazione, La scienza e la Cultura) negli anni 70, inizia un Programma MaB {Man and the Biosphere-( presenza dell’uomo nella biosfera)}. Individuare sul pianeta Riserve Mondiali della Biosfera. Sono dei luoghi unici al mondo per la loro orografia, dove occorre migliorare il rapporto uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e di capacity-building ( capienza edilizia). Il Programma dell’UNESCO ha portato all’individuazione di 651 Riserve della Biosfera in 120 paesi, di cui 13 in Italia. Nel 2014 Il Parco Nazionale della Sila viene riconosciuto dall’Unesco –Riserva Mondiale della Biosfera. Qualcosa di cui andarne orgoglioso come calabresi. Quali sono gli impegni sottoscritti: gestire la Riserva nell’ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali, ecc. Al fine ottenere finanziamenti comunitari, nazionali, regionale; viene costituita la Fondazione Riserva Area MaB Sila. Territorialmente essa è costituita dal Parco Nazionale della Sila, come aree “core” e “buffer” (cuore antico) del sito UNESCO (290.000ha) e si estende al di fuori del parco nell’area di “Cooperazione” non sottoposta ad alcun vincolo e volta invece a dimostrare il rapporto equilibrato tra attività umane e natura, per un totale complessivo di circa (400.000ha). La fondazione MaB Sila è costituita da 66 comuni- 30 tra associazioni ed enti pubblici- 15 tra università e partner scientifici (in cui è presente la “Fondazione Padula”) dislocati su una estensione di 350.000 Ha. Per quelli che si preoccupano nell’area di Cooperazione di limiti alle attività venatorie, giorno 21 marzo 2016 alle ore 10.00 è convocata presso l’Ente Parco nazionale della Sila località Lorica di San Giovanni in Fiore l’Assemblea Ordinaria del Partenariato con all’odg. Approvazione proposta di modifica art. 2 dello statuto ultimo comma con la seguente aggiunta “ Le attività sopra elencate non andranno in nessun caso ad incidere su limitazioni relative all’attività venatoria”. Amici amministratori non ci nascondiamo dietro questioni di lana caprina. Entriamo a testa alta nella “Fondazione in Partecipazione “ Riserva “Area MaB Sila”. Termine ultimo di adesione 14 marzo 2016. Allarghiamo i nostri confini in una logica di cooperazione. Restando soli non si va da nessuna parte. Si muore di inedia. |
PUBBLICATO 03/03/2016 | © Riproduzione Riservata
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